A quasi sei mesi dalla prima scossa proseguono le verifiche dei tecnici
A quasi sei mesi dalla prima forte scossa di terremoto del 24 agosto che ha colpito il centro Italia prosegue l'attività delle squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità, sia con procedura AeDes (Agibilità e Danno in emergenza sismica), avviata fin dai primi giorni successivi alla scossa del 24 agosto, sia con procedura FAST (Fabbricati per l'Agibilità Sintetica post-Terremoto), attivata dopo gli eventi sismici del 26 e del 30 ottobre. A ieri, sono complessivamente 110.724 i sopralluoghi di agibilità effettuati nelle Regioni Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, grazie all'impegno dei professionisti appartenenti ai Consigli nazionali degli Ingegneri, Architetti, Geometri e Geologi impiegati a titolo volontario, nonché di tecnici dei centri di competenza del Dipartimento, delle Regioni, delle Forze Armate e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Su 43.853 edifici privati, il 45% è risultato agibile, a cui si aggiunge un 6% di edifici che non risultano danneggiati ma sono inagibili per rischio esterno, mentre il 30% è stato dichiarato inagibile e i restanti hanno avuto esiti di parziale o temporanea inagibilità.
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