Situazione critica a causa dell'assenza di precipitazioni significative da oltre 2 mesi
L'inquinamento è alle stelle al Nord. Nella giornata di domenica 29 gennaio i valori di PM10 hanno di gran lunga superato il limite stabilito per la salvaguardia della salute umana fissato per legge in 50 microgrammi per metro cubo. A Padova addirittura la media giornaliera di PM10 ha raggiunto i 140 µg/m³, Milano i 136 µg/m³, Torino gli 87 µg/m³. L'allarme arriva dagli esperti di Meteo.it
Sono allarmanti anche i livelli del PM 2.5, il particolato più pericoloso e fine che ha un diametro inferiore a 2,5 µm (un quarto di centesimo di millimetro). Si tratta una polvere toracica, cioè in grado di penetrare profondamente nei polmoni, specialmente durante la respirazione dalla bocca. Le stazioni fisse di monitoraggio dell'Arpa Lombardia evidenziano nella regione valori compresi tra 80 e 119 µg/m³, quando il valore limite (media annua) è di 25 µg/m³.
Questa situazione è favorita dalla quasi totale assenza di precipitazioni significative sul Nord Italia da oltre 2 mesi. A Milano, ad esempio, è dal 25 novembre che non piove: 67 giorni a secco e un grave deficit di precipitazioni pari a -95%. L'arrivo della pioggia, previsto da metà settimana per il Nord e parte del Centro, dovrebbe favorire la diminuzione delle sostanze inquinanti in atmosfera e un significativo miglioramento della qualità dell'aria.
Un debole campo si alta pressione – affermano i meteorologi di Meteo.it – sta guadagnando terreno sull'Italia, e impedirà fino a mercoledì alle perturbazioni atlantiche di apportare peggioramenti significativi delle condizioni del tempo. In questi primi giorni della settimana saremo interessati da correnti umide che favoriranno comunque una nuvolosità a tratti compatta soprattutto al Nord e regioni centrali tirreniche, ma accompagnata da poche precipitazioni. Un cambiamento più significativo del tempo per le regioni settentrionali viene confermato a partire da giovedì con l'ingresso di una serie di perturbazioni atlantiche accompagnate dalle prime precipitazioni di una certa consistenza, dopo più di due mesi di siccità. E' previsto anche il ritorno della neve, anche abbondante, sulle Alpi.
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