Prelevato da ropria abitazione e condotto in uno scantinato a Nettuno
I carabinieri di Anzio hanno arrestato quattro uomini e una donna, tutti residenti a Nettuno, ritenuti responsabili di aver sequestrato e seviziato un 42enne romano, pretendendo da lui una somma di denaro derivante da un prestito di poche migliaia di euro. La vittima aveva chiesto, tempo prima, un prestito che gli era stato concesso con tasso usuraio: non riusciva ad accontentare le continue richieste di denaro che arrivavano dal gruppo è così, poco più di un mese fa, è stato prelevato dalla propria abitazione di Roma e condotto nello scantinato di un bar di Nettuno. Lì è rimasto segregato per quattro giorni e costretto a subire pesanti violenze fisiche e verbali. Nel corso della prigionia, per indurlo alla restituzione del denaro, l'uomo sarebbe stato picchiato da tre uomini e una donna straniera, ex convivente della vittima.
Accompagnato in una località sul litorale romano, dove avrebbe dovuto incontrarsi con un conoscente per ottenere altro denaro in prestito per onorare il debito con i suoi aguzzini, approfittando di un momento di distrazione dei due carcerieri, si è dato alla fuga per poi chiedere aiuto al 112.
Le indagini dei carabinieri della compagnia di Anzio, coordinata dalla procura della Repubblica di Velletri, hanno permesso di raccogliere molteplici riscontri alla vicenda denunciata dalla vittima, tali da condurre il giudice per le indagini preliminari ad emettere l'ordinanza, oggi eseguita dai militari, con cui è stata disposta: la custodia cautelare in carcere per un 35enne con numerosi precedenti; gli arresti domiciliari per il fratello, 22enne con precedenti e per un 40enne incensurato, tutti e tre accusati di estorsione, usura, sequestro di persona e lesioni aggravate; con la sola accusa di lesioni sono stati invece sottoposti all'obbligo di dimora nel comune di Nettuno un 18enne incensurato e una donna di origini ucraine, con precedenti, ritenuti coinvolti nel sequestro.
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