Pene ridotte per gli imputati al processo sugli scontri del 2011

Il processo d'appello di Torino ai No Tav per gli scontri avvenuti in Val di Susa nell'estate del 2011 si chiude con 38 condanne. La pena più alta inflitta è stata di 3 anni e 9 mesi, ridotta rispetto a quella di primo grado di 4 anni e 6 mesi . "La sentenza di primo grado era pessima, ora è stato fatto un passo in avanti con un ridimensionamento delle pene, anche se ci aspettavamo molto di più", ha commentato il legale difensore Claudio Novaro contattato da LaPresse. "Ad alcuni sono state concesse le attenuanti generiche, per altri c'è stato un piccolo abbassamento delle condanne – ha aggiunto l'avvocato -. E' un primo passo, un po' troppo timido però, ci aspettavamo un ridimensionamento molto più ampio e ricorreremo in Cassazione".

Un corteo No Tav è partito dal tribunale di Torino poco dopo le condanne. Circa un centinaio di esponenti del movimento si è unito e ha iniziato a sfilare da via Giovanni Falcone con un striscione che recita: "Siamo No Tav. Fermarci è impossibile. La Valle che resiste e non si arresta".

La consigliera regionale del Piemonte del Movimento 5 Stelle, Francesca Frediani, ha assistito all'udienza del processo di secondo grado. "Le condanne comminate oggi ai No Tav, ridotte in alcuni casi rispetto al primo grado, non contribuiscono comunque ad allentare il clima di tensione in Valle di Susa", ha scritto la consigliera in una nota. "E' grave – ha aggiunto – che non sia stata ancora riconosciuta l'azione di protesta collettiva di una popolazione contro un cantiere illegale realizzato contro il consenso del territorio. Solo quando sarà riconosciuto il valore della lotta al Tav come patrimonio comune potremo ritenerci soddisfatti". 

 "Nelle aule dei tribunali invece – ha proseguito Frediani – continuiamo a vedere come imputati solo gli attivisti No Tav e non anche coloro che hanno contribuito ad aumentare la tensione pur rappresentando lo Stato. Questa sentenza non è sintomo di un cambiamento ma un'ulteriore conferma che il Movimento No Tav ha davanti a sé ancora molti anni di lotta per contrastare la grande opera inutile ed illegale".
 

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