Per l'omicidio, avvenuto nel 2014, è in carcere Antonio Palleschi
Domani a Sora, in provincia di Frosinone, una fiaccolata ricorderà Gilberta Palleschi, la professoressa di inglese violentata e uccisa il 1 novembre del 2014. Per l'omicidio è in carcere Antonio Palleschi, nessuna parentela con la vittima, condannato in primo grado, con rito abbreviato, all'ergastolo.
È stata la famiglia di Gilberta, con il Comune di Sora e l'associazione no profit 'Iniziativa Donne', a organizzare la fiaccolata che accenderà la cittadina del frusinate pochi giorni prima del processo di secondo grado sul delitto, la cui prima udienza è fissata per martedì 25 in corte d'assise d'appello a Roma. La fiaccolata di domani, dedicata "a Gilberta e a tutte le vittime di femminicidio", spiegano gli organizzatori, partirà alle 20.00 da Piazza Annunziata per raggiungere Piazza Santa Restituta dove si terrà un dibattito sul tema della violenza contro le donne. All'iniziativa parteciperanno anche le associazioni SOS Donna e Risorse Donna Onlus e saranno presenti la criminologa Imma Giuliani e Pietro Orlandi, fratello di Emanuela.
LA STORIA. Gilberta Palleschi venne aggredita e uccisa, la mattina del 1 novembre del 2014, mentre faceva jogging in una strada vicino a casa. Antonio Palleschi la vide e le piombò addosso: voleva violentarla e quando lei provò a difendersi e respingerlo lui la uccise a calci, pugni e pietrate. Il corpo della donna venne ritrovato 40 giorni dopo il delitto, in un dirupo a nove chilometri dal luogo dell'aggressione, e fu proprio l'omicida, reo confesso, a indicare agli inquirenti il luogo dove giaceva il cadavere.
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