Il pontefice a Santa Maria degli Angeli: "Invito vescovi e frati a confessarsi, anch'io lo farò"
"Offrire la testimonianza della misericordia nel mondo di oggi è un compito a cui nessuno di noi può sottrarsi. Il mondo ha bisogno di perdono; troppe persone vivono rinchiuse nel rancore e covano odio, perché incapaci di perdono, rovinando la vita propria e altrui piuttosto che trovare la gioia della serenità e della pace. Chiediamo a san Francesco che interceda per noi, perché mai rinunciamo ad essere umili segni di perdono e strumenti di misericordia". Lo ha detto Papa Francesco di fronte ai fedeli nella Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi.
Papa Francesco è entrato nella Basilica, accolto come una star dai fedeli che si sporgevano dalle transenne. In diversi casi è stato trascinato vicino alle transenne dall'esuberanza di diverse anziane. Si è fermato più volte a baciare i bambini che i fedeli gli porgevano.
"Invito i vescovi e i frati ad andare nel confessionale per invocare il perdono. Anche io ci andrò. Vi farà bene riceverlo oggi. Facciamo qui, insieme. Per sentire quella grazia, quella parola che il Padre non ci lascia finire. Diciamo 'Padre ho peccato'. Dio ci tappa la bocca, non ci lascia neanche finire e ci perdona. Il padre è sempre in attesa che torni il figliol prodigo e tutti noi lo siamo". Con queste parole il pontefice ha terminato la sua meditazione nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. Le sue parole sono state accolte da un applauso.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata