L'uomo è stato individuato dalla polizia ferroviaria
Due uomini sospetti sono stati fermati dalla Digos di Venezia e uno di loro è stato arrestato. Nella prima mattinata di ieri, è stato segnalato un gruppo di persone, alla stazione ferroviaria di Santa Lucia, intente a pregare ad alta voce, secondo i riti propri della religione islamica. Subito dopo il gruppo si è allontanato. Alle 5.30 due uomini del gruppo sono stati individuati dal personale della polizia ferroviaria: uno di loro, durante il controllo, è stato trovato in possesso di una mannaia di circa 30 centimetri di lunghezza, nonché di una pietra affilata.
I due soggetti, che da un primo riscontro risultavano entrambi di origine turca, sono stati condotti in questura da personale Digos della questura di Venezia e sottoposti a rilievi fotodattiloscopici presso il Gabinetto di Polizia Scientifica. I due non risultavano schedati nè in ambito nazionale nè europeo. Sono stati dunque attivati, tramite i canali istituzionali, i collaterali organi di polizia stranieri per approfondire la posizione di A. K., nato a Mersin (Turchia) nel '92, domiciliato in Slovenia, e di O. A., nato in Germania nel '67 ed lì residente, in possesso di doppia nazionalità, turca e tedesca. Quest'ultimo, a supporto di quanto affermato, ha esibito copia di denuncia di furto, presentata presso la Polfer di Bologna qualche giorno prima, dei seguenti beni di sua proprietà: 1 I-Pad, 1 I-Phone6 con SIM Card, la patente di guida e, soprattutto, il passaporto tedesco.
Da controlli ulteriori è emerso che l'uomo non sembra possedere doppia nazionalità ma sarebbe in possesso soltanto del passaporto turco, con Visto Schengen scaduto. La carta d'identità turca dell'uomo, infine, era mancante del timbro a secco sulla fotografia, necessaria condizione di autenticità per i documenti rilasciati dallo Stato Turco. L'uomo è stato quindi arrestato per il reato di 'falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri'. Ciò anche alla luce delle particolari circostanze legate al fatto che, sul piano generale, oggi era in programma l'iniziativa di preghiera interreligiosa, che prevedeva la presenza di cittadini di fede musulmana all'interno delle chiese cattoliche durante le funzioni religiose.
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