La stilista si è spenta all'età di 85 anni
Marta Marzotto si è spenta nella casa di cura milanese La Madonnina. Aveva 85 anni, passati, per la maggior parte, nei suoi famosi e ambiti salotti con personaggi di spicco del jet set internazionale. Qualche nome? Hernest Hemingway, Sandro Pertini, Renato Guttuso, di cui fu amante e musa ispiratrice per vent'anni, Leonardo Sciascia. Eppure, Marta Vacondio, vero nome della stilista emiliana, è nata in una famiglia molto umile: il padre era un casellante delle ferrovie, mentre la madre faceva la mondina. Anche lei sarebbe stata destinata a questa professione, se, negli anni Cinquanta, non avesse conosciuto nell'atelier delle sorelle Aguzzi, dove lavorava saltuariamente come modella, il conte Umberto Marzotto, diventato poi suo marito nel 1954 e del quale continuò a conservare il cognome anche dopo il divorzio.
"Umberto arrivò come l'angelo salvatore – aveva raccontato – aveva tutto quello che una ragazza può sognare. Un nobile. Ero sinceramente innamorata: abbiamo fatto cinque figli insieme, se avessi voluto il patrimonio dei Marzotto, un figlio solo sarebbe bastato, o no?". Dalla loro unione nacquero cinque figli: Paola, madre di Beatrice, la sua nipote prediletta e dal 2015 moglie del principe Pierre Casiraghi, la prima a dare l'annuncio, su Twitter, della sua morte; poi Annalisa, scomparsa nel 1989 per fibrosi cistica ("E' stata la mia grande tragedia", aveva detto Marta in passato), Vittorio Emanuele, Marta Diamante e Matteo, il più giovane, che dalla madre sembra avere ereditato l'amore per il jet set e la bella vita.
Negli anni Sessanta, l'incontro con il pittore Renato Guttuso, che conobbe a Milano in casa Marchi, e dal quale fu ritratta in moltissime opere, soprattutto nella celebre serie delle Cartoline, ovvero 37 disegni in cui l'artista rappresenta le emozioni, le fantasie e gli stati d'animo che provava verso l'amata. Tra i suoi amori, anche Lucio Magri, intellettuale, parlamentare comunista e tra i fondatori de 'Il Manifesto'. Negli ultimi anni, però, l'amore romantico e passionale ha lasciato spazio per l'amore (ricambiatissimo) verso i suoi nipoti, ben nove, dai quali era stata definita 'nonna Big'. "Essere nonna è molto più divertente che essere mamma – aveva raccontato in un'intervista – ai miei nipoti insegno la libertà e da loro imparo la tolleranza". E, sulla sua vita, soltanto un mese fa aveva dichiarato: "Sono passata dalle risaie agli affreschi. Che altro sognare?".
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