"La gioventù è sempre speranza, speriamo che i giovani ce ne diano in questo momento"
Non un viaggio semplice. Quello che papa Francesco inizia oggi in Polonia, teatro della Giornata Mondiale della Gioventù, non è affatto alla portata. Avviene in uno dei momenti più drammatici per l'Europa e in uno dei paesi, governati dalla destra, che ha una visione ben diversa da Bergoglio su immigrazione e solidarietà. Il Pontefice va nella terra di Wojtyla dove incontrerà migliaia di ragazzi, provenienti da ogni parte del mondo che già dagli scorsi giorni stanno raggiungendo Cracovia per partecipare alla 31esima Giornata Mondiale della Gioventù.
IL MONDO E' IN GUERRA. Sul volo Bergoglio di andata da Roma a Cracovia non ha perso tempo e ha subito commentato gli ultimi fatti di terrorismo. "Abbiamo bisogno di dire questa verità: il mondo è in guerra perché ha perso la pace", afferma il Pontefice che chiarisce: "Quando parlo di guerra parlo guerra sul serio, non di guerra di religione. C'è guerra per interessi, soldi, risorse della natura, per il dominio sui popoli. Questi sono i motivi. Qualcuno parla di guerra di religione, ma tutte le religioni vogliono la pace. La guerra la vogliono gli altri, capito?".
"Da tempo il mondo è in guerra a pezzi – aggiunge -. Non è tanto organica forse (organizzata sì), ma è guerra. Questo santo sacerdote ieri è morto per la preghiera che offriva alla chiesa. È uno, ma pensiamo a quanti innocenti, a quanti bambini muoiono. Pensiamo alla Nigeria ad esempio 'Ah quella è l'Africa', dicono, sì è l'Africa, ma è in guerra".
"La gioventù è sempre speranza, speriamo che i giovani ce ne diano in questo momento", ha concluso il Pontefice.
L'ACCOGLIENZA. "Occorre individuare le cause dell'emigrazione dalla Polonia, facilitando quanti vogliono ritornare. Al tempo stesso, occorre la disponibilità ad accogliere quanti fuggono dalle guerre e dalla fame; la solidarietà verso coloro che sono privati dei loro fondamentali diritti, tra i quali quello di professare in libertà e sicurezza la propria fede". Questa la richiesta di Bergoglio alle autorità polacche durante il discorso nel complesso del Wawel, a pochi chilometri da Cracovia.
"Nello stesso tempo – aggiunge – vanno sollecitate collaborazioni e sinergie a livello internazionale al fine di trovare soluzioni ai conflitti e alle guerre, che costringono tante persone a lasciare le loro case e la loro patria. Si tratta così di fare il possibile per alleviare le loro sofferenze, senza stancarsi di operare con intelligenza e continuità per la giustizia e la pace, testimoniando nei fatti i valori umani e cristiani".
GLI APPUNTAMENTI DEL PAPA. Il primo appuntamento della Gmg sarà domani nel parco Jordan a Blonia, dove ad attendere Bergoglio ci saranno oltre 600mila ragazzi di ogni nazionalità. Uno dei momenti più intensi di questo viaggio sarà la preghiera di Papa Francesco nei campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau: il pontefice argentino ha chiesto di svolgere una visita ai due lager nazisti in silenzio, senza saluti ufficiali e discorsi, in raccoglimento e meditazione. Unico incontro quello con i sopravvissuti e con coloro che aiutarono i perseguitati a sfuggire la morte, come ad esempio i discendenti di una famiglia sterminata per aver nascosto alcuni ebrei. Il papa andrà anche nel santuario di Cestokova dove pregherà davanti alla Madonna Mera che tanto ha segnato i destini della storia polacca e poi nei luoghi di Cracovia dove Karol Woityla è vissuto. Infine domani, sabato e domenica l'incontro con un milione e mezzo di giovani per il Giubileo dedicato a loro nell'anno santo della misericordia.
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