I convogli percorrevano in senso opposto la stessa linea tra Andria e Corato

Il binario unico sembra essere la maledizione dei treni italiani. Di binario unico si muore come dimostrano i tanti incidenti avvenuti in Italia in questi anni, l'ultimo il 20 gennaio a Cagliari. I due treni che si sono scontrati questa mattina nella campagna barese appartengono alla merrotramviaria – Ferrovie del Nord Barese:  percorrevano in senso opposto la linea a binario unico tra Andria e Corato, e si sono scontrati frontalmente su un tratto di linea dove la velocità massima è di circa 100 chilometri orari. A impattare violentemente sono stati due elettrotreni: un ETR.300 ed un ELT serie 200.

La tratta dov'è avvenuto l'incidente è esercitata con blocco telefonico e non dispone di SCMT – Sistema Controllo Marcia Treno in uso sulla rete RFI. La Ferrotramviaria Spa, titolare di un contratto di servizi stipulato con la Regione Puglia, gestire l'infrastruttura ferroviaria per 83 Kchilometri di cui oltre 40 di doppio binario. In Puglia – dicono gli ultimi dati della Uil – ci sono 531 chilometri a binario unico e 297 a doppio binario. Ed il ripetitore di segnale, che blocca automaticamente in treno in caso di errore umano, è attivo solo su 170 km. di rete". Percentuali dunque, molto basse. Il tratto della tragedia rientra in un grosso progetto di investimento di raddoppio dell'attuale binario unico da Ruvo di Puglia verso Corato ed Andria, per poi terminare all'altra stazione di testa, Barletta. La linea attualmente è elettrificata e a scartamento normale, a doppio binario nel tratto Fesca San Girolamo – Ruvo (circa 33 km), mentre per i restanti 37 chilometri è a binario unico. Sulla tragedia è stata aperta un'inchiesta. L'ipotesi più accreditata è quella dell'errore umano. La cosa certa è che non è entrato in azione né il sistema di scambio che è automatico, né tantomeno l'allarme
 

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