L'inchiesta riguarda la gestione di alcuni campi nomadi. Coinvolti un imprenditore e una dipendente comunale

Nuova ondata di arresti al Comune di Roma. Sono state eseguite stamane, su richiesta della procura di Roma, quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, due ai domiciliari più una misura interdittiva.

Le persone fermate sono accusate, a seconda delle posizioni, di reati che vanno dalla corruzione, al falso in atto pubblico, fino alla turbativa d'asta, legati alla gestione di alcuni campi nomadi della capitale.

Secondo quanto si apprende il blitz dei carabinieri, che hanno eseguito le ordinanze disposte dal gip su richiesta della procura, non sarebbe direttamente legato all'inchiesta Mafia Capitale, ma avrebbe ancora sullo sfondo alcune delle persone coinvolte nell'indagine sul mondo di mezzo, e legate alla gestione dei campi rom.

GLI ARRESTI. Tra le persone finite in manette ci sono due rappresentanti di altrettante cooperative responsabili della gestione campi rom, un imprenditore, un vigile urbano e una dipendente comunale del dipartimento delle Politiche sociali e della salute. L'inchiesta, dei pm Maria Letizia Golfieri, Carlo Lasperanza, Edoardo De Santis e Luca Tescaroli, coordinati dall'aggiunto Paolo Ielo, è stata  portata avanti dai carabinieri della compagnia di Roma Eur, nel periodo che va dalla fine del 2013 alla fine del 2014.

 

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