Il racconto di L.: "Aspettiamo la verità, per ora c'è solo sgomento"

"L'abbiamo vista la sera prima che morisse. Ci sembra così strano che si sia suicidata. Era una ragazza solare e determinata, stava finalmente raggiungendo il suo sogno: diventare stilista". Così a LaPresse L., un ex collega al Capetown cafè sui Navigli di Carlotta Benusiglio, la 37enne trovata impiccata a un albero martedì scorso in piazza Napoli a Milano. A trovare il suo corpo privo di vita alle 6 del 31 maggio erano stati dei passanti. La polizia di Stato intervenuta sul posto aveva trovato nella borsetta della 37enne alcune ricette mediche e farmaci oncologici, motivo per cui la questura aveva da subito ipotizzato un caso di suicidio. Domani, venerdì 3 giugno, verrà effettuata l'autopsia sul cadavere.

L. conosceva bene Carlotta: prima che la giovane intraprendesse a tempo pieno la carriera nel mondo della moda hanno lavorato insieme per anni nel noto locale della movida milanese di via Vigevano in cui è stata vista poche ore prima della sua morte. "Quando ha cominciato a preparare il suo studio e il suo atelier ci dava una mano nel fine settimana. Poi era diventata stilista realizzando il suo sogno: aveva disegnato una sua linea presentandola a Milano, e aveva passato del tempo negli Stati Uniti e a Parigi", racconta L.

"Era solare e determinata: per lavorare dietro un bancone, come ha fatto lei per diversi anni, ci vuole una buona attitudine e un rapporto positivo con le persone. Con il suo carattere non aveva certo problemi a crearsi amicizie e conoscenze. Solare, spigliata, determinata: la ricordo e ricordiamo così. Tutti noi colleghi siamo rimasti esterrefatti alla notizia della sua morte – racconta L. – Carlotta stava seguendo le sue ambizioni, e ci sembra improbabile che si sia tolta la vita. Aveva programmato il suo futuro, non so economicamente come le andassero gli affari, ma aveva una forte volontà e sapeva ciò che voleva".

Quanto al fatto che potesse essere affetta da qualche malattia grave, motivo che giustificherebbe la presenza dei farmaci oncologici nella sua borsetta, L. afferma: "Ogni tanto, tra un aperitivo e l'altro, passava spesso a salutarci. Ma non ha mai fatto alcun cenno sulle sue condizioni di salute, non ci ha mai detto di essere o no malata. Aspettiamo la verità, per ora c'è solo sgomento".

Carlotta Benusiglio è la sorella maggiore di Giorgia, di quattro anni più giovane, autrice del libro 'Vuoi trasgredire? Non Farti!'. "Perdonatemi se non sto più rispondendo ai messaggi e se non sto più postando nulla sulla pagina, ma una tragedia inimmaginabile ha colpito la mia famiglia… Sono distrutta…", scrive Giorgia sulla sua pagina Facebook. Giorgia rischiò di morire a 17 anni dopo aver preso mezza pastiglia di ecstasy, salvandosi dopo un trapianto di fegato, e da allora ha incontrato migliaia di adolescenti in tutta Italia raccontando la sua storia e facendo prevenzione contro le droghe.

 

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