Il pontefice all'udienza generale del mercoledì si è rifatto alla parabola del ricco Epulone e del povero Lazzaro
"Ignorare il povero è disprezzare Dio". Lo dice Papa Francesco in piazza San Pietro all'udienza generale del mercoledì, in cui si rifà alla parabola del ricco Epulone e del povero Lazzaro.
"Quante volte tanta gente fa finta di non vedere il povero, per lui il povero non esiste", eppure, ricorda, "i poveri e i ricchi muoiono, hanno lo stesso destino, non ci sono eccezioni". "Se ho sbarrato la porta del mio cuore al povero – spiega – quella porta rimane chiusa anche a Dio e questo è terribile".
"La misericordia di Dio verso di noi – commenta il Santo Padre – è legata alla nostra misericordia verso il prossimo; quando manca questa, anche quella non trova spazio nel nostro cuore chiuso, non può entrare".
"Il ricco conosceva la Parola di Dio – conclude – ma non l'ha ascoltata, non l'ha accolta nel cuore, perciò è stato incapace di aprire gli occhi e di avere compassione del povero. Nessun messaggero e nessun messaggio potranno sostituire i poveri che incontriamo nel cammino, perché in essi ci viene incontro Gesù stesso".
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