Il documento, dove viene annunciata la scoperta del Nuovo Mondo, tornerà alla biblioteca Riccardiana di Firenze
La lettera in cui Cristoforo Colombo annuncia la scoperta del Nuovo Mondo è stata recuperata. L'esemplare, datato 1493 e rubato in epoca imprecisata dalla biblioteca Riccardiana di Firenze, è stato ritrovato dai carabinieri della sezione tutela beni culturali grazie alla collaborazione con gli Stati Uniti. Il recupero è stato presentato oggi dal ministro per i Beni culturali Dario Franceschini nella Biblioteca Angelica in piazza Sant'Agostino a Roma. Presenti il generale Mossa, l'ambasciatore statunitense John R. Phillips e il direttore della biblioteca Riccardiana Fulvio Silvano Stacchetti. "La lettera di Cristoforo Colombo tornerà alla biblioteca Riccardiana di Firenze", ha detto Franceschini.
LUNGHE INDAGINI. Quattro anni di indagini tra Italia e Stati Uniti hanno permesso di recuperare la copia della lettera con la quale Cristoforo Colombo annunciò ai reali di Spagna la scoperta dell'America. Il documento, 'Epistolaà. de Insulis Indieà. nuper inventisà', stampato a Roma da Stephan Plannck nel 1493, vale un milione di euro, ed era stato rubato dalla Biblioteca Riccardiana di Firenze e sostituito con un falso quasi identico all'originale. Gli inquirenti hanno lavorato a stretto contatto con l'Homeland Security Investigation (Hsi) di Wilmington (Usa) che aveva inviato ai colleghi italiani una nota relativa alla presunta presenza, in territorio statunitense, di edizioni della lettera di Colombo, datata 1493, ritenute false.
ACQUISTATA A WASHINGTON. I furti di documenti non riguardavano solo Firenze, tanto che le indagini dei carabinieri del Comando per la tutela del patrimonio culturale, coordinate dalla pm Tiziana Cugini, erano partite da una denuncia arrivata nel 2012 dall'allora direttore della Biblioteca Nazionale di Roma per il furto di alcuni volumi antichi di notevole pregio ed interesse storico. L'indagine ha permesso di scoprire che la copia originale della lettera era stata acquistata dalla Biblioteca del Congresso di Washington da una casa d'aste di settore, che l'aveva posto in vendita per la somma, sottostimata, di 400.000 dollari. Gli Stati Uniti d'America, sulla base dei numerosi elementi investigativi forniti dagli investigatori italiani, hanno restituito all'Italia lo straordinario documento.
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