Le indagini, coordinate dalla Procura di Avellino, sono iniziate nel marzo 2015
Corruzione e peculato ad Avellino: dopo i furbetti del cartellino, la polizia esegue 7 misure cautelari personali a carico di amministratori di società partecipate dal Comune e di cooperative. Le misure sono un arresto domiciliare e sei divieti di dimora nel Comune di Avellino a carico dell'amministratore della società partecipata dal Comune denominata Acs (azienda città servizi) e di amministratori di cooperative. I reati contestati vanno dal peculato alla corruzione. I protagonisti della vicenda hanno distratto fondi pubblici per le proprie utilità e per favorire parenti, amanti ed amici. Le attività di intercettazione telefoniche ed ambientali hanno disvelato una gestione chiaramente 'criminale' della società e dimostrato che l'utilizzo delle cooperative aveva la reale finalità di creare contenitori per sistemare amici e parenti. Le indagini, coordinate dalla Procura di Avellino, sono iniziate nel marzo 2015 e oggi l'esecuzione delle ordinanza è stata eseguita dagli uomini della squadra mobile, coadiuvata dall'Upgsp e dalla guardia di finanza del comando provinciale di Avellino.
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