Il presidente della Repubblica ha ricordato dalla Valsesia l'importanza dei referendum per il Paese

Dopo aver partecipato alla cerimonia all'Altare della Patria, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scelto Varallo Sesia, in provincia di Vercelli, per celebrare il 71esimo anniversario della Liberazione. La sclta è ricaduta sul comune piemontese, medaglia d'oro per la Resistenza, per rendere omaggio a una delle prime repubbliche partigiane del nord Italia. E dal palco del Teatro Civico ha voluto ricordare l'importanza delle scelte del popolo e del referendum per le questioni importanti per il Paese. "Ricordiamo, in questo 2016 – ha detto il capo dello Stato – i settanta anni dal referendum  istituzionale in cui gli italiani e le italiane – queste ultime per la  prima volta al voto – vennero chiamati a decidere tra monarchia e  repubblica. E' un filo che segna il legame tra la Resistenza, il nuovo carattere dell'Italia democratica e l'ordinamento repubblicano". "E' sul 25 aprile, su questa data – ha aggiunto – che si fonda, anzitutto, la nostra Repubblica.E'  nel percorso, arduo ed esigente, che va dall'8 settembre 1943 alla  Liberazione che troviamo le ragioni della ripresa d'Italia". "La democrazia – ha sottolineato – è proprio questo: essere protagonisti, insieme agli altri, del nostro domani".

E' SEMPRE TEMPO DI RESISTENZA. "E' sempre tempo di Resistenza – ha detto il capo dello Stato durante il suo intervento – perché guerre e violenze crudeli si  manifestano ai confini d'Europa, nel Mediterraneo, in Medio Oriente. E  ovunque sia tempo di martirio, di tirannia, di tragedie umanitarie che  accompagnano i conflitti, vanno affermati i valori della Resistenza". "Su questi monti, in queste valli, con il sacrificio del sangue è stata scritta la parola libertà", ha aggiunto.

UE ALLARGHI CONCORDIA. Mattarella ha poi lanciato un monito all'Europa affinchè allarghi "il sentiero della concordia". "Le misure di pace della comunità internazionale cui responsabilmente  partecipiamo – ha spiegato – stanno a testimoniare coerenza. Non ci può essere pace solo  per qualcuno e miseria, fame e guerre per gli altri. Questo  minaccerebbe anche la pace di chi pensa di averla conseguita per  sempre". E' questa la sfida per l'Europa: "Per svolgere i suoi compiti è   necessario che si consolidi un ordinamento europeo in grado di farne  davvero un soggetto attivo di cooperazione e giustizia nel mondo  globalizzato". 

BATTERSI PER SOGNI E IDEALI. Mattarella si è rivolto ai giovani, in particolare, nel suo discorso spiegando che le storie della Resistenza "ci  interpellano ancora oggi. Ci dicono che è possibile dire no alla  sopraffazione, alla violenza della guerra e del conflitto. Ci dicono che  è possibile dire no all'apatia, al cinismo, alla paura. Ci dicono che  esistono grandi ideali e sogni da realizzare per cui vale la  pena  battersi e che vi sono buone cause da far trionfare". 

TENSIONI A MILANO. Tensioni in piazza San Babila a Milano tra la Brigata Ebraica e i centri sociali. Gli antagonisti hanno insultato il gruppo di manifestanti della Brigata Ebraica al grido di "Israele fascista, stato terrorista" e "Fuori i sinistri dal corteo". Contestata anche la delegazione del Pd, che sfila subito dopo. A protestare contro la brigata ebraica erano una cinquantina di antagonisti, di tutte le età, a favore della "Palestina libera". Al passaggio della Brigata Ebraica, i contestatori hanno gridato "Vergogna, Vergogna", e hanno chiesto che lo spezzone, che hanno definito "sionista", "fascista" e "razzista", uscisse dal corteo.

Fischi, critiche, e urla anche al passaggio della delegazione del Pd, nella quale sta sfilando il candidato sindaco Beppe Sala e il segretario metropolitano Piero Bussolati. "Pd sionista, il primo della lista", hanno gridato gli  antagonisti. Per tutta risposta, Bussolati ha intonato "Bella Ciao".

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