Processo su una presunta tangente pagata a pubblici ufficiali indiani per ottenere una commessa da 560 milioni

 L'ex amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi è stato condannato in appello a 4 anni e 6 mesi e l'ex ad di Augusta Westland Bruno Spagnolini è stato condannato a 4 anni di carcere per corruzione internazionale e false fatturazioni nell'ambito del processo su una presunta tangente pagata a pubblici ufficiali indiani per ottenere una commessa da 560 milioni per vendere al governo di Dheli 12 elicotteri. In primo grado i due manager erano stati assolti dal Tribunale di Busto Arsizio per la corruzione internazionale e condannati a 2 anni (pena sospesa) per le false fatturazioni.
 

Per Orsi i pg Gianluigi Fontana, applicato al processo d'appello, e il sostituto pg di Milano Tiziano Masini avevano chiesto una condanna a 6 anni e per Spagnolini a 5 anni. I giudici della Seconda corte d'Appello di Milano hanno ribaltato la sentenza di primo grado, riconoscendo i due manager colpevoli di corruzione, ma hanno riqualificato il reato da corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio (come prevede l'articolo 319 del codice penale) a corruzione per l'esercizio della funzione (in base all'articolo 318 del codice penale). Orsi e Spagnolini sono anche stati condannati per false fatturazioni, reato per il quale anche i giudici del Tribunale di Busto Arsizio, in primo grado, li avevano condannati a 2 anni (con pena sospesa, che è stata revocata dalla sentenza d'appello), mentre li avevano assolti dall'accusa di corruzione internazionale. I giudici della Seconda corte d'appello di Milano hanno anche confiscato a Giuseppe Orsi e Bruno Spagnolini 7,5 milioni di euro. I giudici hanno anche stabilito che gli imputati debbano versare all'Agenzia delle Entrate, che si è costituita parte civile, una provvisionale di 300 mila euro.
 

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