L'uomo, coinvolto nella produzione di documenti falsi, sarà estradato in Belgio
Sarà estradato in Belgio Djamal Eddine Ouali, 40enne nato a Obejaia (Algeria), arrestato ieri per terrorismo per fatti collegati agli attentati di Parigi e Bruxelles. L'uomo è stato fermato dalla Digos nel comune di Bellizzi, in provincia di Salerno, ed è destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dal Belgio con l'accusa di far parte di un'organizzazione criminale dedita alla produzione di documenti falsi e al favoreggiamento dell'immigrazione irregolare. Dopo l'arresto l'uomo, che parla solo francese e viveva nel salernitano insieme alla moglie, è stato portato nel carcere di Fuorni. "Non stiamo cercando nessun complice" di Ouali, "c'era un'altra persona con lui ma su di lui non c'è alcun carico al momento", spiega il questore di Salerno Alfredo Anzalon. "Noi ci siamo limitati a catturarlo, sarà estradato, dell'indagine si occuperà il Belgio". L'interrogatorio di garanzia nel carcere salernitano di Fuorni è durato pochi minuti. Ouali non ha risposto ad alcuna domanda scegliendo di rimanere in silenzio. L'arresto è stato convalidato.
Su di lui indagava il l Servizio centrale antiterrorismo, il Servizio di polizia scientifica e la Digos di Roma: ad avviare gli accertamenti la Questura di Salerno durante gli approfondimenti sulla richiesta di permesso di soggiorno presentata dall'algerino. Il controllo della Digos ha consentito di rilevare come un omonimo della persona che ha fatto richiesta risultasse ricercata in Belgio perché implicato in una rete criminale specializzata nei documenti falsi su larga scala, venuta alla luce lo scorso anno a Bruxelles. In particolare, nel mandato di arresto, diffuso in campo internazionale dalle autorità belghe il 6 gennaio, viene precisato che il nominativo di Ouali era emerso durante alcune perquisizioni effettuate a ottobrea Saint-Gilles, un sobborgo di Bruxelles, durante le quali vennero sequestrate circa mille immagini digitalizzate riferibili a falsi documenti d'identità in un covo di falsari. L'analisi del materiale allora acquisito nelle perquisizioni evidenziò – oltre al collegamento di Ouali con il gruppo di falsari – anche la presenza delle foto e degli alias utilizzati da 3 terroristi appartenenti al gruppo che aveva progettato e realizzato le stragi di Parigi dello scorso 13 novembre 2015 che si erano presumibilmente serviti di questa rete di falsari per procurarsi falsi documenti d'identità.
In questa sorta di 'mercato all'ingrosso' del falso c'erano i nomi e le foto di Kayal Soufiane, nato il 28.08.1988, alias di Najim Laachroui, uno degli attentatori fattisi esplodere il 22 marzo scorso all'aeroporto di Zaventem; Bouzid Samir, nato l'8.07.1977, alias utilizzato da Belkaid Mohamed, rimasto ucciso durante l'irruzione del 15 marzo nell'appartamento di Forest (Bruxelles) in rue de Dries 60, dove si nascondeva Salah Abdeslam; Baghli Yassine, nato il 29.09.1989, alias utilizzato dallo stesso Abdeslam.
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