Va avanti dal tardo pomeriggio di ieri la fuga di Catalin Ciobanu e Mihai Florin Diaconescu
Va avanti dal tardo pomeriggio di ieri la fuga di Catalin Ciobanu e Mihai Florin Diaconescu, romeni di 28 e di 33 anni, evasi dal braccio G11 del carcere di Rebibbia. Mentre le forze dell'ordine danno loro la caccia su tutto il territorio nazionale, dai legali dei due arriva un appello affinché si consegnino alla polizia. "Sono veramente sorpreso da quanto accaduto. Spero che Diaconescu ponga fine alla sua fuga quanto prima e in modo spontaneo così da non peggiorare troppo la sua situazione". Così Cristiano Brunelli, difensore di Diaconescu, in carcere per rapina. Il mio cliente "si deve costituire urgentemente visto che abbiamo ancora la possibilita' di dimostrare la ua innocenza nel processo che lo vede accusato di sequestro di personale e morte come conseguenza non voluta", gli fa eco il collega Andrea Palmiero che difende Catalin Ciobanu ancora sotto processo, domani era fissata l'udienza del rito abbreviato, per sequestro di persona e morte come conseguenza di altro reato.
"Ci avevo parlato la scorsa settimana e aveva tutte le intenzioni di fare dichiarazioni difensive davanti al gup in abbreviato – prosegue Palmiero – Resto perplesso, stupito del suo comportamento. Forse ha ceduto a tentazione, frutto del momento, non penso che l'evasione fosse premeditata. Per questo invito il mio cliente a costituirsi per dimostrare propria innocenza, non e' certo questo il modo per farlo". "E' una vicenda in cui possiamo dire la nostra – conclude – non c'e' ancora un verdetto, per questo e' giusto confidare in una possibile assoluzione". Coordina le indagini la squadra mobile della questura di Roma, con l'impiego di volanti per la ricerca sul territorio. I due sono ricercati su tutto il territorio nazionale con l'aiuto dei carabinieri e di tutte le forze di polizia.
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