Il gip ha disposto l'immediato allontanamento dell'accusato
Da almeno un anno veniva umiliato e picchiato dal suo badante "con colpi ripetuti sul collo e sulla nuca". L'attore e regista Francesco Nuti, 60 anni, campione di incassi negli anni Ottanta e Novanta in film come 'Io, Chiara e lo Scuro' e 'Caruso Pascoski di padre polacco', è stato vittima di una serie di "abituali maltrattamenti" da parte di un georgiano di 37 anni, come emerge da una indagine della procura di Prato avviata in seguito al racconto del sostituto del badante, un assistente africano che ha dichiarato di essere testimone oculare dei maltrattamenti durante il periodo di sostituzione.
A portare l'accaduto a conoscenza è stato il fratello del regista, Giovanni Nuti, informato di questi episodi dalla figlia, Margherita Nuti, che lo ha appreso tramite Facebook dall'assistente badante assunto per un mese durante le vacanze natalizie. Il gip Francesco Pallini ha disposto l'immediato allontanamento dall'abitazione del georgiano, Iason Shavgulidze, e tra dieci giorni si svolgerà l'interrogatorio. Nuti, disabile dal 2006 a seguito di un incidente domestico in conseguenza del quale riportava un grave trama cerebrale che ne comprometteva la funzionalità fisica, ha subito una serie di angherie e vessazioni, secondo quanto si legge nell'ordinanza: "veniva obbligato con violenza ad ingurgitare il cibo sputato", "prelevato con violenza dalla sedia a rotelle e gettato sul letto senza alcuna cura delle sue condizioni". Durante l'indagine Nuti è stato ascoltato come vittima dal sostituto procuratore Antonio Sangermano e nel corso dell'incontro avrebbe scritto un biglietto con la frase "ho paura". Stando alla procura i maltrattamenti sarebbero andati avanti da almeno un anno, da quando la madre del regista non abitava più con lui.
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