Di Marco Valsecchi

Milano, 29 dic. (LaPresse) – Si è aperto con un ringraziamento e si è concluso con una conferma il secondo giorno di blocco del traffico a Milano. Il ringraziamento è quello che il Comune ha indirizzato intorno a mezzogiorno ai cittadini “che ieri hanno dimostrato un grande senso civico, comprendendo l’importanza del blocco della circolazione privata quale misura d’emergenza di fronte agli alti livelli di smog in città”. La conferma è giunta invece intorno alle 17, a un’ora dalla ripresa della circolazione: 310 le multe comminate, a fronte di 1.700 controlli effettuati dalla Polizia locale. Un dato in linea con quello del primo giorno di stop, che si era concluso con 300 infrazioni rilevate su 1.500 controlli svolti. Cifre stabili, purtroppo, anche per quanto riguarda le polveri sottili rilevate nell’atmosfera. In mattinata, l’Arpa Lombardia ha diffuso il bollettino relativo al 28 dicembre, il giorno di entrata in vigore del provvedimento antismog: per Milano si è trattato del 34mo superamento consecutivo delle soglie di Pm10. Con concentrazioni tra i 60 e i 67 µg/m3, in città si è respirato addirittura peggio di domenica, quando – pur con le macchine circolanti – l’effetto festività aveva portato a valori tra i 57 e i 63 µg/m3.

In un panorama di strade quasi deserte, ad animare la circolazione milanese nelle prime ore di blocco sono state le auto elettriche. Ventuno, per la precisione, accompagnate da 3 motocicli anch’essi elettrici e incolonnate per l’Ev-Flash Mob, un’iniziativa di sensibilizzazione organizzata da Class Onlus. La carovana, partita da piazza Sant’Agostino, ha attraversato il centro, fermandosi prima a Palazzo Marino per una distribuzione di volantini a favore della mobilità sostenibile e quindi in stazione Centrale, dove a incontrare gli attivisti si sono presentati tre consiglieri della Lista Maroni e il vicepresidente della Regione, Fabrizio Sala. Da parte dei consiglieri è arrivato l’impegno a presentare una mozione per incentivare l’installazione di colonne di ricarica, misura alla quale potrebbe aggiungersi un incentivo alla rottamazione per chi compra una elettrica; mentre Sala si è detto favorevole all’apertura di un tavolo in Regione per discutere dell’argomento. Lo stesso Sala ha inoltre anticipato quelle che saranno le richieste della Regione al governo per far fronte al problema dell’inquinamento: un miliardo di euro per il trasporto pubblico locale e 200 milioni di incentivi per la rottamazione degli euro 3.

Restando sul fronte politico, a caratterizzare la giornata è stato anche il nuovo capitolo del botta e risposta tra Giuliano Pisapia e Matteo Salvini.

Il leader della Lega Nord, citando i dati dell’Arpa, è infatti tornato ad attaccare il primo cittadino: “La trovata di quell’ignorante di Pisapia è servita solo a rovinare la giornata a migliaia di persone che lavorano”.

Meno duro, ma comunque critico rispetto al provvedimento in atto, il tweet lanciato questa mattina dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni: “Milano senz’auto, ma le polveri aumentano. E’ la conferma che i blocchi estemporanei non servono”. Nessuna replica, per il momento, da Palazzo Marino, dove ci si prepara all’incontro indetto domani al ministero dell’Ambiente per fare il punto sull’emergenza smog. Nella stessa nota in cui ringraziava i cittadini per il rispetto dell’ordinanza di questi giorni, l’amministrazione ha sottolineato di aver condiviso i dieci interventi strutturali proposti ieri dall’Anci, che verranno quindi presentati al ministro Galletti. Interventi condivisi anche dalla giunta regionale, come confermato dallo stesso Maroni in conferenza stampa questo pomeriggio. “Porteremo una proposta unitaria come Regione e come Comuni. Se il governo accetterà le nostre proposte, credo che avremo fatto un passo decisivo”, ha spiegato il presidente della Lombardia, riferendosi proprio all’incontro di domani con l’esecutivo e sollecitando “un’azione comune di tutte le Regioni del bacino padano”.

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