Roma, 11 dic. (LaPresse) – Sale il numero dei contagiati da Valentino T. Intanto oggi il tribunale del riesame si è riservato di decidere sulla richiesta di scarcerazione arrivata dal legale del sieropositivo di 30 anni accusato di aver infettato numerose donne, ignare della sua condizione, attraverso rapporti sessuali non protetti. L’uomo è detenuto nel carcere di Regina Coeli dallo scorso 24 novembre con l’accusa di lesioni gravissime, ma la vicenda è stata resa nota dalla polizia giudiziaria solo il 1 dicembre. Da allora altre sei donne che hanno avuto rapporti non protetti con l’uomo, hanno incontrato gli inquirenti. Due di loro sono risultate sieropositive, e si aggiungono alle sei giovani infettate dal virus hiv delle quali la polizia era a conoscenza al momento dell’arresto. Ma l’inchiesta è destinata ad allargarsi ancora, anche perché sono in corso in questi giorni gli accertamenti sanitari su altre persone, compresi i partner delle donne vittime di Valentino T..

Nessuna delle vittime sapeva quanto rischiava perché a nessuna l’uomo aveva detto di essere sieropositivo. A tutte chiedeva di non usare il profilattico, per provare maggior piacere durante i rapporti, e tante lo accontentavano. I fatti presi in esame dalla polizia giudiziaria del tribunale di Roma sono avvenuti tra il 2006, quando l’uomo ha saputo di essere sieropositivo dopo aver fatto un test hiv, e il 2014. Una delle donne probabilmente infettate da Valentino T. oggi ha 22 anni, ne aveva 14 quando ebbe rapporti con l’uomo.

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