Roma, 8 dic. (LaPresse) – Il test sicurezza per il Giubileo più blindato della storia è stato superato. Tutto si è svolto in maniera fluida e tranquilla nella giornata della cerimonia dell’apertura della Porta Santa in Vaticano che ha dato il via all’Anno della Misericordia. Non c’è stata ressa né si sono registrati intoppi durante la lunga mattinata intorno alle mura leonine. Alle 6,30, come previsto, si sono aperti i varchi: doppi controlli prima dell’ingresso. Il primo è stata una sorta di ispezione, poi il secondo è stato il controllo vero e proprio con il metal detector prima di entrare nella piazza. Giornata all’insegna della tranquillità anche nel pomeriggio, quando il Papa si è recato in piazza di Spagna, con un bagno di folla, a rendere omaggio all’Immacolata Concezione.
I NUMERI-. Sono stati settecento mila i fedeli che hanno partecipato alla cerimonia dell’apertura della Porta Santa con circa duemila uomini delle forze di sicurezza schierate sul campo, e una sala di controllo che riceveva impulsi e dava ordini alle pattuglie sistemate in ogni angolo. L’area intorno al Vaticano è stata tappezzata di telecamere: circa 200 nuove sono state installate in centro nell’ultima settimana.
AGENTI E MILITARI-. Sono state istituite pattuglie congiunte di polizia italiana e straniera, fornite tramite Scip (Servizio di cooperazione internazionale di polizia, che fa parte del Dipartimento della pubblica sicurezza). Durante l’apertura dell’Anno Santo e l’Angelus, vegliavano infatti su piazza San Pietro e vicinanze pattuglie italo-spagnole, che proseguiranno il servizio per tutto il periodo giubilare. L’aeronautica militare scrutava i cieli con radar capaci di agganciare veicoli sospetti a bassa quota. Sorvegliato speciale anche il Tevere, su cui viaggiavano avanti e indietro unità speciali dotate di moto d’acqua.
SORVEGLIATE FREQUENZE RADIO-. In campo anche i mezzi attrezzati per il monitoraggio delle frequenze radio tra i dispositivi per la sicurezza per l’evento inaugurale del Giubileo. Si tratta di quattro furgoni dotati di “radiogoniometri” del Ministero dello Sviluppo Economico, posizionati al Pincio, al Gianicolo, a Rocca di Papa e al Circo Massimo, in grado di garantire la sicurezza delle comunicazioni delle forze dell’ordine. I dispositivi, coordinati dalla control room di viale Trastevere, sono infatti capaci di individuare eventuali interferenze e di direzionare un veicolo pronto ad intervenire alla fonte del disturbo.

