Roma, 6 dic. (LaPresse) – Prove generali per il Giubileo oggi in Vaticano in occasione dell’Angelus domenicale. I pellegrini hanno potuto accedere alla piazza solo attraverso i varchi con i metal detector. Il flusso dei fedeli è stato anche filtrato dalle transenne disposte in tutta l’area intorno alla piazza. L’esigenza è quella di fare in modo che la piazza si riempia in condizioni di sicurezza, con forze dell’ordine impegnate con rapiscan (le macchine e gli archi che radiografano il contenuto di borse e bagagli in genere e il passaggio di persone, come negli aeroporti) e attrezzature portatili. Via della Conciliazione martedì sarà divisa in due: una parte porterà alla Porta Santa coloro che si sono iscritti on line, l’altra farà confluire i fedeli dall’altra parte del sagrato.
GABRIELLI: “SERENO MA PREOCCUPATO”. Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, si è detto “sereno” ma nello stesso tempo “preoccupato”, nel senso etimologico del termine. “Noi abbiamo fatto tutto prima – evidenzia nel corso di ‘In mezz’ora’ su Rai3 – ci siamo preparati, poi tutto si vede sul campo”. Intanto i numeri elencati da Gabrielli sottolineano la straordinarietà dell’evento. Per una minaccia “indistinta e indiscriminata”, negli ospedali sono stati riservati “300 posti letto per situazioni di crisi e anche le strutture militari, oltre quelle pubbliche, sono state allertate per gestire una eventuale emergenza”.
NUMERI E DIVIETI. I militari in campo sono 2.250, oltre mille gli agenti. Durante tutto il Giubileo il cielo di Roma sarà interdetto e sono scattati anche i divieti al trasporto di petardi e fuochi di artificio e alle riprese cinematografiche e televisive con armi di scena simili a quelle in dotazione alle forze dell’ordine. Martedì, poi, sarà proibito anche trasportare benzina, metano e gpl. “Misure già sperimentate, testate e praticate in altre occasioni”, dice Gabrielli il quale afferma che in caso di attacco, spetterebbe a lui la decisione di evacuare.
STRETTA SU RISCIO’ E SALTAFILA. Intanto continua la ‘stretta’ del commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, nei confronti dei cosiddetti risciò e dei ‘saltafila’, ovvero l’attività su suolo pubblico di intermediazione e promozione di tour turistici e vendita di biglietti per l’accesso a musei. E’ stata infatti allargata alla zona del Vaticano la fascia di territorio della capitale dove vige il divieto fissato con l’ordinanza emanata lo scorso 25 novembre che dispone il duplice divieto di svolgere in alcuni ambiti del centro cittadino qualunque attività assimilabile al trasporto di persone con velocipedi e, appunto, di ‘saltafila’. L’ordinanza sarà estesa, quindi, anche in via Paolo VI, piazza S. Uffizio largo Porta Cavalleggeri, via Stazione Vaticana, viale Vaticano, via Leone IV, Bastioni di Michelangelo (direzione quindi Musei Vaticani), e a tutte le vie e piazze ricomprese nel perimetro tra Borgo Santo Spirito, Largo Alicorni, Piazza Pio XII, Largo Colonnato, Piazza della Città Leonina, Via di Porta Angelica, Piazza Risorgimento, Via Crescenzio, Piazza Cavour, Via Triboniano, Lungotevere Castello, Lungotevere Vaticano, Via San Pio X, nonché le vie, piazze ed aree medesime. Su disposizione del Commissario straordinario la polizia locale sta monitorando attentamente la situazione, così da indicare altri luoghi cui eventualmente estendere ancora l’efficacia delle prescrizioni alla luce dell’evoluzione delle situazioni.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata