Città del Vaticano, 23 nov. (LaPresse) – Si apre domani in Vaticano il processo a Nuzzi e Fittipaldi. I due giornalisti sono accusati per concorso in diffusione di documenti riservati. “Domani io ed Emiliano Fittipaldi, due cittadini italiani, due giornalisti verremo processati in Vaticano”. Lo annuncia Gianluigi Nuzzi sul suo blog.

“Io siederò al banco degli imputati portando il mio libro ‘Via Crucis’ – spiega, rilanciando l’hashtag già lanciato nei giorni scorsi #noinquisizione – come corpo del reato. La politica tace, l’ordine nazionale giornalisti tace”.

FITTIPALDI: A PROCESSO CON ME LIBERTA’ DI STAMPA-. “In Vaticano non esiste alcuna legge che possa essere paragonata all’articolo 21 della nostra Costituzione, né commi a difesa del diritto di cronaca, o codici deontologici che permettano al giornalista di opporre il segreto professionale a tutela delle proprie fonti. Domani inizia il dibattimento e sarò in aula. Ma questo che inizia non è un processo contro di me. È un processo alla libera stampa”. Lo scrive Emiliano Fittipaldi, giornalista imputato in Vaticano per concorso in diffusione di documenti riservati, in una lettera a La Repubblica.

“Mentre scrivevo ‘Avarizia’, il libro-inchiesta in cui racconto gli scandali economici e i segreti finanziari del Vaticano – spiega – mai avrei immaginato che dopo la sua pubblicazione sarei finito sotto inchiesta, mandato alla sbarra e processato davanti ai giudici pontifici. Processato perché accusato di un reato che prevede una pena che va dai 4 agli 8 anni di carcere”.

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