Milano, 23 nov. (LaPresse) – Non solo cittadini e istituzioni, ma anche le aziende hanno partecipato all’assistenza degli oltre 84.500 migranti di passaggio a Milano negli ultimi due anni, 30mila persone da luglio. Dall’apertura dell’hub alle spalle della stazione Centrale negli spazi messi a disposizione da Grandi Stazioni lo scorso luglio, Terre des hommes ha potuto fornire al centro gestito da Fondazione Progetto Arca oltre 5mila kit igienico-sanitari, giochi per bambini e beni di prima necessità, come acqua minerale, distribuiti ai profughi che passano dal capoluogo lombardo. Ultima solo in ordine di tempo la donazione di Ikea, che ha consentito di riarredare tutti i locali, compreso lo spazio docce inaugurato oggi. In totale, il valore delle donazioni delle aziende supera i 520mila euro. Grandi Stazioni ha fatto un investimento totale di un milione di euro e ha offerto per l’accoglienza finora 1.500 metri quadrati.
Terre des hommes ha ricevuto in donazione per l’hub alle spalle della stazione Centrale 20mila bottiglie d’acqua minerale, 7.112 creme idratanti, 109.170 pannolini per bambini, 2mila confezioni di assorbenti, 45.044 tra bagnoschiuma e shampoo, 22.147 deodoranti, 9.644 dentifrici, 5.796 spazzolini da denti, 150 dizionari tascabili multilingue, 14.416 rotoli di carta igienica, 20.846 pacchetti di fazzoletti di carta, oltre a migliaia di giocattoli, album e pennarelli, capi d’abbigliamento intimo. “Il nostro percorso arriva da lontano, dalla Siria. Se siamo qui, i nostri modelli di aiuto ai Paesi in via di sviluppo non hanno funzionato bene”, ha detto Donatella Vergari, segretaria generale di Terre des Hommes Italia. “Se i minorenni che sbarcano in Italia sono 17mila, 10mila non sono accompagnati – ha aggiunto -. Milano è la nostra città, qui abbiamo la nostra sede italiana e non potevamo non essere attivi qui. Da quando gli sbarchi hanno iniziato a creare polemica politica, ci siamo sentiti di intervenire”.
“E’ davvero bellissimo questo spazio. In questi mesi abbiamo dimostrato come è cresciuta l’azione di sostegno e di prima accoglienza dei migranti”, ha detto l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino”, “devo ringraziare tantissimo FS e Grandi Stazioni: è straordinario il loro impegno, non tanto per togliersi il problema dal mezzanino, dove sono stati accolti i migranti all’inizio, ma per l’azione sociale. Terre des hommes ha sviluppato azioni concrete con soggetti privati e aziende che non si sono girate dall’altra parte. L’accoglienza diventa piacevole se la togliamo dalla dimensione emergenziale e rispettiamo la dignità della persona”. “Proseguiamo in questi giorni con i senzatetto. Stiamo mettendo in campo 2.700 posti in queste settimane. Erano 1.248 nel 2011, quindi sono più che raddoppiati”, ha concluso l’assessore.
“E’ la responsabilità che può far nascere l’accoglienza – ha spiegato Alberto Sinigaglia, presidente della Fondazione Progetto Arca -. Il 99,9% delle 86.500 persone che abbiamo accolto non si è fermato in Italia. Un grande aiuto lo abbiamo avuto dal Banco alimentare con 200 tonnellate di alimenti. Questo è un luogo molto vissuto. Da domani apriremo ai senza dimora le docce: saranno una ventina al giorno. Ma abbiamo un sogno per il futuro: vorremmo quest’anno togliere le persone dalla stazione e fare un centro di accoglienza diurno con questi 1.400 mq qui dietro. Questo deve diventare il centro dell’accoglienza di Milano”.
“Terre des hommes ha fatto la differenza su molti temi nel nostro Paese. Va oltre il pietismo con rapidità, efficacia e capacità. Quando avvengono queste cose, sono quelle che ci rendono orgogliosi di essere italiani”, ha commentato Vincenzo Spadafora, Garante per l’infanzia e l’adolescenza. “FS da 15 anni ormai è diventata protagonista del welfare nazionale. Questi luoghi aiutano; sicurezza e solidarietà sono due facce della stessa medaglia. La sinergia promossa dal Gruppo FS italiane tra istituzioni, il terzo settore e altre imprese pubbliche e private è il modello italiano all’inclusione sociale che FS italiane propone anche in chiave europea per coniugare al meglio la solidarietà con la sicurezza delle stazioni”, ha sottolineato Fabrizio Torella, responsabile attività sociali d’impresa di FS italiane.
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