Roma, 20 nov. (LaPresse) – Sono state confermate dalla Corte di Cassazione le assoluzioni per sei dei sette membri della commissione Grandi Rischi, condannata in primo grado e assolta in secondo per omicidio colposo e lesioni in relazione al terremoto dell’Aquila del 2009, ed è stata confermata la condanna a due anni all’ex vice capo della Protezione Civile Bernardo De Bernardinis. Lo hanno deciso i giudici della quarta sezione penale della corte di Cassazione al processo contro la commissione Grandi rischi, organo consultivo della presidenza del Consiglio, i cui membri sono stati condannati in primo grado e assolti nel secondo, per l’accusa di aver compiuto analisi superficiali e aver dato false rassicurazioni agli aquilani prima del 6 aprile 2009, data del terribile terremoto che sconvolse il capoluogo abruzzese, causando la morte di 309 persone.

Condannati in primo grado a 6 anni di reclusione per omicidio colposo e lesioni personali colpose erano stati Franco Barberi, all’epoca presidente vicario della commissione Grandi rischi, Bernardo De Bernardinis, già vice capo del settore tecnico del dipartimento di Protezione civile, Enzo Boschi, all’epoca presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto C.a.s.e., Claudio Eva, ordinario di fisica all’Università di Genova e Mauro Dolce, direttore dell’ufficio rischio sismico di Protezione civile.

In secondo grado i 6 scienziati membri della Commissione erano stati assolti, mentre era stato condannato a due anni l’ex vice capo della Protezione Civile Bernardo De Bernardinis dalla Corte d’Appello dell’Aquila un anno fa.

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