Roma, 12 nov. (LaPresse) – Najmuddin Ahmad Faraj, alias mullah Krekar, è secondo gli investigatori il capo della presunta terroristica internazionale nell’ambito della quale sono state arrestate 17 persone in Italia e in altri Paesi d’Europa. Da Oslo, in Norvegia, dov’era detenuto, il mullah Krekar, già fondatore nel 2001 del gruppo curdo sunnita Ansar Al Islam, gestiva l’organizzazione Rawti Shax. Attraverso di essa il mullah Krekar, già arrestato in passato per istigazione all’odio e alla violenza, puntava a “educare una nuova generazione di curdi iracheni sia residenti nelle aree di origine sia appartenenti alla diaspora curda in Europa, ad un’ideologia radicale di matrice religiosa – scrivono gli inquirenti – affinché si preparassero a sostenere una rivolta violenta contro i regimi di infedeli che governano nelle aree curde”.

Oltre a questi obiettivi, secondo gli investigatori il gruppo cercava di “entrare in contatto con le organizzazioni terroristiche attive in Kurdistan, quali il Kurdistan Batallion, articolazione di al-Qaeda in Iraq”. Il gruppo aveva allo studio anche “l’esecuzione di attentati terroristici in Norvegia quale ritorsione contro l’arresto del mullah Krekar da parte delle autorità locali – scrivono gli inquirenti – o il sequestro di diplomatici all’estero per negoziarne la liberazione in cambio del rilascio dello stesso Krekar”. Inoltre l’organizzazione avrebbe raccolto armi da destinare in territorio europeo in particolare nei Paesi Bassi.

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