L’Aquila, 10 nov. (LaPresse) – Nella mattinata di oggi militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di L’Aquila hanno eseguito alcune misure cautelari, personali e reali, emesse dal gip del tribunale locale, su richiesta del sostituto procuratore David Mancini.

Tra queste, due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari sono state eseguite nei confronti del già assessore all’urbanistica nonché vicesindaco del Comune di L’Aquila, e di un noto imprenditore edile, rispettivamente responsabili del reato di corruzione e di concorso. Inoltre, sono state notificate due misure interdittive del divieto temporaneo dell’esercizio d’impresa per il periodo di un mese nei confronti di ulteriori due imprenditori locali operanti nel settore edile, anch’essi accusati di corruzione nei confronti dell’ex assessore. Sequestrati inoltre beni nella disponibilità dell’amministratore pubblico per circa 58mila euro, pari all’illecito profitto connesso al reato di corruzione.

I provvedimenti giudiziari eseguiti giungono al termine di un’attività di polizia giudiziaria delegata dalla locale autorità giudiziaria che ha preso spunto dalla verifica, attraverso indagini di natura patrimoniale e bancaria, dei rapporti tra il vicesindaco del Comune dell’Aquila ed un’impresa operante nel settore edile al fine di riscontrare l’esistenza di possibili interventi del primo volti ad agevolare la detta impresa nell’aggiudicazione di lavori nell’ambito della ricostruzione post-sisma.

Le indagini bancarie consentivano di riscontrare alcuni rapporti attestanti l’acquisto da parte dell’ex assessore e della di lui consorte di due unità immobiliari site in L’Aquila nonché la successiva locazione, di una di tali abitazioni, a favore della citata Impresa ad un canone di molto superiore ai valori medi di mercato e di rilevare numerosi ed ingenti versamenti nelle casse della detta Impresa disposti dall’Opera Salesiana Don Bosco riferibili a pagamenti di lavori di riparazione e ricostruzione della sede dell’ente ecclesiastico danneggiata dal sisma.

I conseguenti approfondimenti investigativi permettevano di appurare l’effettivo affidamento all’Impresa degli interventi di riparazione e ricostruzione post-sisma dell’Oratorio Don Bosco e, successivamente, di quelli relativi all’intero complesso edilizio di proprietà dell’Opera Salesiana, di cui l’Oratorio faceva parte integrante.

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