Milano, 10 nov. (LaPresse) – A ‘La vita in diretta’ su Rai1 si parla di Yara Gambirasio: per il suo omicidio il maggior indiziato è Massimo Bossetti. Ma la difesa dell’uomo punta su un’altra traccia, trovata sul polsino di Yara: sono stati infatti rilevati elementi della professoressa Silvia Brena, insegnante di ginnastica della ragazza. Intorno alla macchia lasciata da Silvia Brena c’era sangue, ma non si sa ancora se umano o animale.
Gli ospiti in studio espongono il loro punto di vista, moderati dal conduttore Marco Liorni. “Ricordo che la traccia è stata trovata sulla manica, quella di Ignoto 1 invece è sugli slip di Yara – specifica Fiore De Rienzo, giornalista -, la difesa sta facendo un lavoro straordinario, e sta ottenendo risultati. Chi era certo della colpevolezza di Bossetti, adesso ha qualche dubbio”. “Gli accertamenti tecnici sono irripetibili, i dati una volta elaborati sono compromessi – aggiunge Piergiorgio Assumma, avvocato -, ora è difficile rielaborare il reperto”.
“Non facciamo un processo all’insegnante di Yara – ha chiesto il giornalista Luciano Tancredi -, l’accusa ha visto crollare a una a una parecchie delle prove che aveva messo in fila. E’ rimasta solo quella del Dna. Ora dobbiamo andare a rivedere il Dna”.
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