Napoli, 16 ott. (LaPresse) – E‘ finito in manette questa mattina Antonio Napoletano detto ‘Nannone’, legato al clan che Sibillo-Giuliano-Amirante-Brunetti. Il 18enne è stato arrestato nell’ambito dell’operazione ad alto impatto stabilita nel corso del comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi 2 settimane fa. Ad agire, la polizia di stato con gli agenti dell’ufficio prevenzione generale, della squadra mobile, del commissariato Vicaria – Mercato e con le unità cinofile, che ha svolto un’attività di forte contrasto alle attività dei clan nel centro di Napoli.
Il giovane è stato arrestato nella zona di Forcella-Maddalena. Le famiglie al vertice del clan sono state già duramente colpite dall’ordinanza di arresto emessa dal giudice di Napoli di Napoli a carico di 64 persone a conclusione di una complessa indagine coordinata dalla Dda e svolta dalla squadra mobile di Napoli. Più in particolare, i poliziotti della squadra mobile, nel corso di una perquisizione domiciliare svolta nella zona del Borgo Sant’Antonio, in Via Pergole, hanno sorpreso Napoletano in possesso di un fucile a canne mozze e relativo munizionamento.
Al 18enne è stato contestato il reato di detenzione illegale di arma alterata e munizionamento, reati aggravati dalle modalità mafiose perché commessi per agevolare il clan Sibillo-Giuliano-Brunetti-Amirante. Il clan, più recentemente, è stato protagonista di un violento scontro, che ha visto come primario teatro proprio Forcella e in particolare via Oronzio Costa, con la famiglia Buonerba, già legata al più noto clan Mazzarella, destinataria lo scorso 7 ottobre di un decreto di fermo emesso a carico di 11 esponenti dalla Dda di Napoli ed eseguito dagli agenti della squadra mobile.
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