Rovigo, 7 ott. (LaPresse) – Alle prime ore di questa mattina oltre 50 carabinieri del comando provinciale di Rovigo, in collaborazione con i comandi di Mantova, Bergamo, Ferrara e Modena hanno eseguito una vasta operazione di polizia giudiziaria – coordinata dalla procura – che ha portato all‘arresto di 5 persone, mentre altre 4 (3 italiani ed 1 straniero) sono indagate in stato di libertà.
Il gruppo, dimorante nella province di Mantova e Ferrara, è ritenuto responsabile di 7 rapine ad altrettanti istituti di credito attivi nelle province di Rovigo, Mantova, Ferrara e Verona, mentre 2 sono stai i tentativi andati a vuoto. Per tutti è scattata la contestazione dell’associazione per delinquere.
I rapinatori, che si sono impossessati di almeno 300mila euro, sono ora portati nelle carceri di Ferrara e Mantova. Gli arrestati sono tre italiani, un georgiano ed un albanese.
La tecnica dei rapinatori è sempre stata la stessa: nel corso della mattinata veniva effettuato un sopralluogo per verificare eventuali difese passive e vigilanza armata, mentre nel pomeriggio avveniva la rapina. I rapinatori irrompevano nella banca, rinchiudevano tutti in una stanza – togliendo alle persone presenti i telefoni cellulari – ed attendevano l’apertura temporizzata della cassaforte; prelevato il denaro si allontanavano indisturbati. I due tentativi sono stati vanificati dagli impiegati degli istituti bancari che, insospettiti, non hanno permesso l’apertura della bussola di accesso ai locali, costringendo i malintenzionati ad allontanarsi.
A tradire i rapinatori, oltre alle intuizioni investigative dei Carabinieri, anche il fatto che durante una rapina uno dei malviventi si è tagliato una mano con il taglierino utilizzato per minacciare gli impiegati, tamponandosi il sangue con della carta che poi ha abbandonato nella banca. Immediatamente repertato ed estratto il DNA i Carabinieri del RIS di Parma hanno appurato che era lo stesso DNA di una persona che aveva avuto dei guai con la giustizia per reati contro il patrimonio. Nel corso dell’operazione è stata sequestrata anche un’autovettura (Mini Cooper) acquistata con i proventi dell’attività criminale.
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