Pescara, 7 ott. (LaPresse) – I finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Pescara, nell’ambito dell’operazione ‘Banco-Matt’stanno eseguendo in varie località del territorio nazionale, in collaborazione con i reparti territorialmente competenti, a 12 ordinanze di custodia cautelare, di cui 2 in carcere e 10 agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettanti soggetti responsabili di reati tributari.

Sono stati sottoposti a sequestro beni mobili, immobili e quote societarie per un valore complessivo pari a circa 97 milioni di euro.

Con l’operazione è stato di fatto interamente ‘congelato’ l’impero economico creato nell’arco di un decennio di attività criminose da un imprenditore pescarese, operante in Abruzzo e diverse regioni italiane, nel settore dell’edilizia e del recupero di rottami ferrosi. Le indagini, con intercettazioni, perquisizioni e assunzioni di testimonianze, hanno permesso di accertare che l’imprenditore truffava istituti di credito e l’erario attraverso un complesso sistema di frode attuato mediante un reticolo di oltre 100 società, utilizzando fatture false per oltre 500 milioni di euro e provocando un danno per le casse dello stato di circa 100 milioni di euro.

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