Milano, 2 ott. (LaPresse) -“La mia vita è cambiata, non studio più perché non ci vedo quasi più, con un occhio non vedo e con l’altro vedo poco e ho subito 12 trapianti di pelle“. Lo ha detto Stefano Savi, il ragazzo sfigurato con l’acido per un errore di persona, testimoniando nel processo ad Alexand er Boettcher e ricostruendo il percorso fatto dopo l’aggressione del 2 novembre scorso.
Chi ha lanciato l’acido era “una persona più bassa di me, forse alta un metro e ottanta, ma non so dire se l’aggressore fosse uomo o donna” ha detto Savi. A colpirlo, secondo l’accusa, sono stati Martina Levato e Alexander Boettcher. All’aggressore “cercai di tirare un calcio – ha aggiunto – intanto la sostanza oleosa mi era entrata in parte in bocca”. Savi ha spiegato ai giudici che l’acido lo ha praticamente accecato.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata