Bruxelles (Belgio), 30 set. (LaPresse) – La Commissione europea ha presentato oggi le prime proposte concrete, per un importo di 1,7 miliardi di euro di fondi Ue nel 2015 e nel 2016, volte ad affrontare la crisi dei rifugiati. I capi di Stato e di governo, ricorda Bruxelles in una nota, si sono impegnati la scorsa settimana a stanziare una somma corrispondente. I fondi sono destinati a fornire assistenza di emergenza agli Stati membri dell’Ue più colpiti, potenziare l’organico delle agenzie dell’Ue che operano in prima linea e fornire assistenza e aiuto umanitario nei paesi terzi.
“Da tempo la Commissione si adopera per dare una risposta europea coerente e coordinata alle questione dei rifugiati e della migrazione. Abbiamo fatto molto in poco tempo. Continueremo a lavorare instancabilmente per trovare soluzioni europee comuni”, ha dichiarato il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker.
Le proposte odierne prevedono l’erogazione di 801,3 milioni di euro per il 2015 e saranno finanziate in parte da nuovi finanziamenti sotto forma di proposta di progetto di bilancio rettificativo per il 2015. A tale riguardo, la Commissione propone 330,7 milioni di euro d’impegni supplementari da parte degli Stati membri. Inoltre propone di trasferire fondi da altri settori, mettendo a disposizione 70,6 milioni di euro provenienti da altri programmi e azioni e 400 milioni di euro inizialmente previsti per gli aiuti umanitari e finanziamenti destinati alla politica europea di vicinato.
La seconda serie di proposte per i rimanenti 900 milioni di euro per il 2016, annunciata la scorsa settimana, sarà inclusa in una modifica del progetto di bilancio 2016 nell’ottobre 2015.
Kristalina Georgieva, vicepresidente responsabile per il Bilancio e le risorse umane ha affermato: “L’Europa sta affrontando le conseguenze di una delle più gravi crisi della storia recente. Abbiamo agito rapidamente per orientare le nostre risorse alle priorità, raddoppiando i fondi dell’Ue disponibili a favore dei rifugiati e delle comunità che li accolgono. Stiamo utilizzando il bilancio dell’Ue in maniera rapida e flessibile per far fronte a questa crisi”.
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