Torino, 28 set. (LaPresse) – Nuove vie diagnostico-terapeutiche e di gestione del paziente parkinsoniano rivoluzionano le terapie tradizionali. Dalla farmacologia alla neuromodulazione, dagli innovativi device per la neuroriabilitazione alle strategie fisioterapiche della danza e del ritmo musicale, l’Accademia LIMPE-DISMOV per lo Studio della Malattia di Parkinson e dei Disordini del Movimento fa il punto sulle novità scientifiche in occasione del Primo Congresso Nazionale, in apertura oggi a Torino.

“La malattia di Parkinson e i Disturbi del Movimento sono in costante aumento – afferma Alfredo Berardelli, Presidente dell’Accademia LIMPE-DISMOV e Professore Ordinario di Neurologia presso l’Università La Sapienza di Roma – soprattutto a causa dell’invecchiamento della popolazione. A oggi, non è disponibile una cura definitiva per queste patologie, ma la ricerca scientifica in campo neurologico sta facendo registrare enormi progressi grazie ai quali è possibile restituire ai pazienti quell’autonomia sociale che garantisce loro una buona qualità di vita”.

Sono quasi 20.000 le persone colpite da parkinsonismi atipici, disordini del movimento solo in parte simili alla Malattia di Parkinson, patologia che in Italia affligge oltre 240.000 persone, non solo anziani. Un paziente su 4, infatti, ha meno di 50 anni e 1 su 10 meno di 40; nei giovani la malattia ha decorso più veloce e aggressività maggiore.

Tra i più comuni disordini del movimento troviamo il Tremore Essenziale, molto più frequente del Parkinson, con cui è confuso nel 30-50% dei casi, caratterizzato unicamente dalla presenza di tremore con caratteristiche diverse dal tremore della Malattia di Parkinson. Su questo versante troviamo inoltre le Distonie, movimenti involontari che possono colpire parti diverse del corpo e che determinano un elevato grado di invalidità.

“A sostegno della ricerca scientifica su queste patologie, e per dare sempre nuovo slancio alle attività di formazione e informazione, nasce la Fondazione LIMPE per il Parkinson ONLUS”, dichiara il Professor Giovanni Abbruzzese, Presidente della Fondazione e Professore Ordinario di Neurologia presso l’Università degli Studi di Genova.

Un nuovo principio attivo, appena commercializzato in Europa, sembra poter risolvere il problema, lasciato irrisolto per decenni, delle complicanze motorie dovute all’uso prolungato e a dosi sempre maggiori del farmaco di riferimento, la levodopa. La novità terapeutica di questo nuovo principio attivo, Safinamide, consiste nell’agire contemporaneamente sul circuito dopaminergico classico (recettori della dopamina) e, per la prima volta, sul circuito glutammatergico (recettori del glutammato). Questo doppia azione permette di controllare sintomi e complicanze motorie a breve termine, mantenendo peraltro i benefici a lungo termine.

LA STIMOLAZIONE DBS ‘PRECOCE’ – Negli anni ’80 la Deep Brain Stimulation (DBS) aveva rivoluzionato il trattamento terapeutico della Malattia di Parkinson nei pazienti farmacoresistenti, tramite l’impianto intracranico di un elettrodo che fornisce micro-impulsi elettrici; è stato poi visto, però, che i benefici vanno via via scemando per un processo di assuefazione. Recentemente, i ricercatori dell’Università di Torino hanno però osservato che una stimolazione precoce mantiene fino a 8 anni il miglioramento delle attività quotidiane, prolungando di conseguenza l’autonomia sociale e professionale del paziente. Non tutti i pazienti, però, possono effettivamente trarre beneficio da questo tipo di stimolazione; per questo motivo è in fase di affinamento un algoritmo, presentato in occasione del Congresso, che possa supportare il medico nella corretta selezione dei pazienti ‘adatti’.

LA STIMOLAZIONE CONTINUA IN GEL – Fondamentale nella Malattia di Parkinson è il mantenimento di un costante livello di farmaco, dapprima praticato attraverso l’infusione intraduodenale. Recentemente è stato invece impiegato il meno invasivo LCIG (levodopa carbidopa intestinal gel), un gel intestinale efficace sia sulle funzioni motorie sia sul sonno di pazienti in fase avanzata di malattia. Un’efficacia comparabile a quella della Deep Brain Stimulation del nucleo subtalamico.

DEVICE ELETTRONICI – La tecnologia in supporto dei pazienti affetti da Malattia di Parkinson, che subiscono un’alterazione della percezione corporea, con conseguenti disturbi di postura, equilibrio e aumentato rischio di cadute. BTS G-WALK (ALZATI E CAMMINA) – Correggere con precisione i parametri cinematici dei movimenti è sempre stato problematico: la levodopa ha su di essi un effetto acuto e per capire su quale specifica componente agisca è stato messo a punto il test Timed UP and GO, cioè ALZATI e CAMMINA temporizzato che valuta i tempi di esecuzione di ognuna delle varie azioni che lo compongono (siediti, cammina, torna indietro, voltati e siediti, fermati e siediti).

EQUISTASI – Come riferiscono i ricercatori dell’Università Tor Vergata e dell’IRCCS Santa Lucia di Roma, usando Equistasi, un piccolo device nanotecnologico che genera una vibrazione localizzata di alta frequenza attraverso placchette applicabili sulla cute, è possibile stimolare il sistema propriocettivo del paziente aiutandolo a ricostruire la percezione del proprio corpo per l’esecuzione di movimenti più corretti.

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