Varese, 18 set. (LaPresse) – Estorsione e usura: con queste accuse i carabinieri di Varese e Tradate hanno arrestato un pluripregiudicato di Tradate, provincia di Varese. Il 46enne è ritenuto responsabile di estorsione e usura continuate e aggravate nei confronti di un ingegnere edile impegnato nel settore della intermediazione immobiliare.

Le indagini, partite nel gennaio 2014, hanno portato alla luce diversi episodi estorsivi, con ripetute e pressanti minacce iniziate alla concessione di un prestito di 150mila che l’ingegnere aveva ottenuto 46enne per costruire un complesso immobiliare ad Arsago Seprio.

Sin dalla concessione del prestito l’estorsore, grazie anche alla sua capacità intimidatoria proveniente dal suo passato criminale, ben noto nella zona, aveva trattenuto arbitrariamente 15.mila euro – pari al 10% del richiesto- verosimilmente quale ‘anticipo sugli interessi’ rispetto alla somma fissata in euro 200.000 da restituire in 6 mesi. L’ingegnere è riuscito ad onorare le rate solo per un certo periodo a causa della crisi del settore immobiliare e quindi veniva concordato una sorta di illecito piano di rientro di quattromila euro al mese.

Non riuscendo ad onorare neppure questo debito, dietro minacce la vittima è stata costretta a vendere un terreno per un valore complessivo di 350mila euro di cui 10mila in contanti e fuori dal contratto di compravendita, consegnati all’atto della stipula. L’estorsore, con futili scuse, ha approfittato anche di questa situazione appropriandosi del denaro senza intaccare il debito contratto dalla vittima, stringendo definitivamente il cappio usurario.

Per gli stessi reati è stata denunciata in stato di libertà la moglie dell’estorsore, ben a conoscenza dell’attività criminosa del marito mentre è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliera polizia giudiziaria un suo complice.

Nel corso delle perquisizioni domiciliari, sono stati rinvenuti e sequestrati materiale informatico e documentazione contabile in atto al vaglio.

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