Bergamo, 11 set. (LaPresse) – I difensori di Massimo Bossetti sono soddisfatti per aver ottenuto dalla Corre d’Assise di Bergamo la possibilità di acquisire i “dati grezzi” relativi all’esame del Dna, che ha permesso di stabilire che le tracce trovate sul corpo della 13enne appartengono al muratore di Mapello. “Abbiamo chiesto di poterli avere – ha detto l’avvocato Claudio Salvagni – perché fino ad ora avremo solo una sorta di analisi di una radiografia, non la radiografia stessa”. Solo “con i dati grezzi – ha concluso il legale – sarà possibile stabilire se sono stati commessi degli errori”.

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