Continua l'esodo di migranti in fuga da guerra e povertà verso l'Europa. Secondo l'Unhcr più di 30mila rifugiati, in maggioranza siriani arrivati a Lesbo, sono bloccati sulle isole greche in attesa di poter raggiungere il territorio continentale.
Torino, 8 set. (LaPresse) – Continua l'esodo di migranti in fuga da guerra e povertà verso l'Europa. Secondo l'Unhcr più di 30mila rifugiati, in maggioranza siriani arrivati a Lesbo, sono bloccati sulle isole greche in attesa di poter raggiungere il territorio continentale. Intanto, da Berlino, il vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel, a proposito dell'accoglienza profughi, ha dichiarato a Der Spiegel: "Credo che potremmo farcela sicuramente con mezzo milione di persone l'anno per alcuni anni". Precisando: "Non ho dubbi, forse anche di più". Diverse migliaia di persone hanno già raggiunto Germania e Austria. Molti altri continuano ad arrivare in Ungheria, passando dalla Serbia, e si fermano nel campo di Roszke in attesa. Un'attesa lunga, difficile, estenuante. Per il premier ungherese Viktor Orban è necessario "accelerare" la costruzione del muro al confine della Serbia.
MERKEL: NON LASCIAMO SOLE ITALIA E GRECIA. Italia e Grecia non possono essere lasciati soli a gestire la crisi dei rifugiati in corso. Lo ha dichiarato la cancelliera tedesca, Angela Merkel, in conferenza stampa a Berlino. Ha affermato che l'Unione europea è ancora "lontana" dal sistema delle quote vincolanti di redistribuzione dei rifugiati, ma si è detta ottimista: "Dobbiamo lavorare, essere ottimisti e io lo sono. Troveremo una soluzione, non sarà domani o dopodomani, ma presto". Sul "sistema di asilo che vogliamo raggiungere", ha aggiunto, servono "soluzioni comuni, quindi serve una posizione chiara perché questa sfida riguarda il futuro e da essa dipende il futuro dell'Europa".
L'ESTENUANTE ATTESA IN UNGHERIA. Roszke è diventata casa temporanea per tante famiglie, circa 500 persone provenienti per lo più dalla Siria, che con tende e piccoli fornelli cercano di ripararsi dal freddo e di rifocillarsi come possono. Una permanenza dura e faticosa soprattutto per i bambini, visto che nella notte le temperature scendono anche sotto gli 8 gradi. Da lì poi si parte, a piedi o in treno, verso quei Paesi che hanno aperto le porte e sono pronti ad accoglierli. Proprio vicino al confine tra Ungheria e Serbia si sono registrate nuove tensioni tra profughi e polizia magiara.
QUOTE UE: DALL'ITALIA 40 MILA DA RICOLLOCARE. Oltre alla Germania, che dovrebbe ospitare circa 40mila rifugiati, entra in gioco anche la Francia, che, secondo quanto affermato dal presidente Hollande, dovrebbe farsi carico di altri 24mila profughi. In base al nuovo piano stilato dalla Commissione europea per la redistribuzione di richiedenti asilo giunti in Italia, Grecia e Ungheria, dall'Italia saranno ricollocati in totale 39.600 rifugiati su 160mila.
BOLDRINI: NON E' UN'INVASIONE. "La guerra in Siria è iniziata 5 anni fa, da allora ci sono stati 200mila morti e metà della popolazione è stata costretta a vivere fuori dalle proprie case. Molti sono andati nei Paesi confinanti. Noi ci sentiamo invasi dai rifugiati, ma in Turchia ci sono quasi 2 milioni di rifugiati, in Libano ce n'è un milione 200mila che condividono con la popolazione le poche risorse a disposizione. Così succede anche in Giordania. E' come se da noi fossero arrivati 18-20 milioni di rifugiati. Ma da noi ne sono arrivati 120mila e ci sembra che sia stata un'invasione. I Paesi confinanti non possono essere gli unici a farsi carico dell'emergenza". Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini a SkyTg24.
PAPA: COMUNITA' RELIGIOSE ACCOLGANO FAMIGLIE. "Che ogni parrocchia e comunità religiosa in Europa accolga una famiglia di profughi. #Giubileo #refugeeswelcome". Lo scrive Papa Francesco su Twitter.
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