Torino, 30 ago. (LaPresse) – “Aiutare i profughi non significa smettere di aiutare i ‘nostri’ poveri. E poi, i poveri sono i poveri, e basta. Continueremo ad aiutare tutti”. Così l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, in un’intervista a Repubblica. Nosiglia ieri ha scritto una lettera a tutti i parroci torinesi affinché accolgano nelle loro parrocchie “Cinque persone ciascuno, non solo di notte, come già si fa per i senza fissa dimora, ma anche di giorno”.
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