Belluno, 5 ago. (LaPresse) – Una frana nel bellunese ha travolto alcune auto in un parcheggio, il bilancio è di tre morti. È accaduto ieri sera a San Vito di Cadore (Belluno). Il primo corpo ritrovato è quello di un turista polacco, investito dallo smottamento. Della seconda non si conoscono ancora le generalità, si tratterebbe di una ragazza di giovane età. Gli uomini dei vigili del fuoco e del soccorso alpino di Belluno stanno lavorando senza sosta, per cercare di individuare altre eventuali vittime.
Il primo cadavere, rinvenuto stamane, è stato quello di un uomo di origini polacche, inizialmente dato per disperso, che si trovava in auto con la moglie ieri al momento della frana. Il corpo senza vita è stato individuato distante dall’autovettura. La moglie, invece, è stata trovata ieri viva ed è stata salvata.
La frana, causata dall’esondazione del torrente Rusecco, ha coinvolto il parcheggio vicino alla partenza della seggiovia di San Marco, dove erano parcheggiate alcune macchine, e il ponte della pista ciclabile. I detriti sono arrivati fino ad alcune case del paese bellunese. Le auto travolte e individuate sono per adesso cinque. Gli uomini dei Vigili del fuoco e del Soccorso alpino di Belluno stanno lavorando senza sosta, per cercare di individuare altre eventuali vittime.
Sul posto sono intervenuti gli uomini dei vigili del fuoco e del soccorso alpino, allertati ieri sera verso le 21.
Quattro soccorritori hanno deciso di scendere lungo il torrente e verificare che non vi fossero vetture trascinate a valle. Ed è stato all’altezza di una briglia che hanno notato l’auto della coppia di origini polacche, in bilico, con una ragazza che si sporgeva dal finestrino, incastrata. I soccorritori hanno provveduto ad estrarla, mentre arrivava una seconda squadra con la barella. La donna, che continuava a dire che con lei c’era anche il marito, è stata trasportata all’ospedale di Pieve di Cadore, mentre iniziavano le ricerche del compagno, la cui presenza è subito stata esclusa all’interno dei resti dell’abitacolo. La coppia stava dormendo in macchina, quando la frana ha trascinato la loro auto a valle assieme ad altre 4 vetture, una portata dalla massa di sassi e acqua fino a San Vito.
Un testimone avrebbe riferito, inoltre, di aver notato ieri anche un ciclista intento a passare vicino al ponte della pista ciclabile, ma per adesso non risultano denunce per scomparsa di persona. Le ricerche dei vigili del fuoco e del soccorso alpino proseguono.
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha sentito il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio per avere aggiornamenti sulla situazione. Palazzo Chigi – si apprende da ambienti del governo – è in contatto continuo con gli uffici della protezione civile per seguire gli sviluppi della situazione.
Il ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti, e il capo dipartimento della protezione civile, Fabrizio Curcio, si stanno recando in Cadore, nei luoghi colpiti dalla frana della scorsa notte, dove incontreranno, tra gli altri, il presidente della Regione Luca Zaia, e il sindaco di San Vito di Cadore Franco de Bon. L’atterraggio è previsto presso il campo sportivo di San Vito in Cadore intorno alle 19,30. Dopo un sorvolo dell’area, presso la sede del Comune di San Vito si svolgerà una riunione per fare un punto della situazione e per stabilire, in stretto raccordo con la Regione e le autorità locali, le eventuali misure da intraprendere.

