Torino, 29 lug. (LaPresse) – La guardia di finanza di Torino ha sequestrato 260 tonnellate di rifiuti chimici pericolosi in una fabbrica dismessa nella zona industriale del comune di Givoletto (Torino). Nei giorni scorsi, le fiamme gialle avevano notato nel piazzale della fabbrica alcuni fusti sospetti e altro materiale abbandonato. Dopo aver accertato proprietario e utilizzatore dell’area, i Baschi verdi hanno effettuato un sopralluogo nella zona per verificare il contenuto dei fusti. Coadiuvati dal personale di Arpa Piemonte, i finanzieri hanno potuto confermare la grave pericolosità dei liquidi rinvenuti, tutti riconducibili all’attività di ramatura e cromatura svolta negli anni scorsi da una ditta di Torino con sede operativa a Givoletto, dichiarata fallita nel maggio 2014.

I Baschi verdi hanno così sottoposto a sequestro probatorio rifiuti chimici pericolosi e corrosivi per circa 170 tonnellate oltre a 90 tonnellate di rifiuti speciali accumulati in maniera disomogenea in un’area di circa 6000 mq. Acido cloridrico, acido solforico, cloruro ferrico, acque di galvanica, solfati, oli esausti, vernici poliuretaniche, questi i prodotti rinvenuti dai finanzieri, il cui percolato avrebbe potuto interessare gli scarichi per il recupero delle acque provenienti dal dilavamento meteorico.

Al momento sono cinque i soggetti, tutti di nazionalità italiana, denunciati all’autorità giudiziaria per deposito incontrollato di rifiuti e inquinamento ambientale. Proseguono gli accertamenti finalizzati alla messa in sicurezza del sito e alla verifica dell’eventuale contaminazione ambientale causata dallo sversamento dei prodotti.

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