Roma, 29 lug. (LaPresse) – Derubavano gli sportelli bancomat di banche e uffici postali di Roma e provincia. Nei guai sono finiti quattro uomini, due romeni e due italiani, con l’accusa di associazione a delinquere. Per i primi due sono scattate misure cautelari non detentive.
I quattro adottavano la tecnica del cosiddetto ‘cash trapping’. Veniva inserito, all’interno della bocchetta dello sportello bancomat che eroga le banconote, uno strumento metallico, chiamato ‘forchetta’ per la presenza di due denti a una delle estremità, congegnato in modo da catturare il denaro erogato dallo sportello. Una volta posizionata la forchetta, uno dei malfattori si allontanava, in attesa che un ignaro cliente effettuasse un prelievo di denaro. Nel momento in cui veniva richiesta l’effettuazione di un prelievo, le banconote venivano bloccate in uscita dalla ‘forchetta’, che ne impediva il ritiro.
Dopo trenta secondi dall’erogazione del denaro senza che il cliente fosse riuscito a ritirarlo, il bancomat chiudeva automaticamente lo sportello. A questo punto, appena l’utente si allontanava a mani vuote, uno dei malviventi, utilizzando una sorta di grimaldello rimuoveva dalla bocchetta la “forchetta”, impossessandosi delle banconote.
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