di Stefano Rizzuti
Roma, 20 lug. (LaPresse) – Mercoledì l’omicidio del gioielliere Giancarlo Nocchia, durante una rapina nel suo negozio a via dei Gracchi, nel quartiere Prati. Ieri sera il suicidio nel carcere Regina Coeli del suo presunto killer, che doveva essere tenuto sotto stretta sorveglianza dalla polizia penitenziaria. A Roma il problema sicurezza esiste ancora ed è una questione da sempre molto sentita dai cittadini della Capitale: basti ricordare la campagna elettorale dell’ex sindaco Gianni Alemanno nel 2008, centrata proprio sulla protezione dei cittadini capitolini.
Nonostante la recrudescenza del problema negli ultimi giorni, però, il prefetto Franco Gabrielli parla di dati sulla criminalità a Roma positivi rispetto a quelli dello scorso anno. Dopo la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza a cui erano stati invitate anche le associazioni degli esercenti, una nota della prefettura ha voluto mettere in risalto i dati presentati durante l’incontro dal questore Nicolò D’Angelo: “Risultano in diminuzione – comunica Gabrielli – non solo i furti (-11,16%), ma anche reati di maggiore gravità come le rapine (-8%) e gli omicidi (-50%)”. E anche nella zona di Prati, quella in cui è stato ucciso pochi giorni fa il gioielliere Nocchia, si “registrano trend positivi, con diminuzione del numero di reati e soprattutto delle rapine (-54%)”.
I dati presentati da Gabrielli durante il comitato in prefettura, comunque, non bastano. A dirlo è lo stesso prefetto che ha sottolineato la “necessità di individuare percorsi comuni che innalzino il livello di sicurezza percepito da cittadini e commercianti”.
Idea condivisa anche dalle associazioni di categoria che accolgono positivamente il dialogo iniziato con l’incontro in prefettura e che continuerà nei prossimi mesi, soprattutto in vista del Giubileo.
Innanzitutto, con l’istituzione di un tavolo ad hoc. Poi, come si augura Giancarlo Cremonesi della Camera di Commercio di Roma, con “risorse straordinarie che il governo deve mettere a disposizione delle forze dell’ordine per il Giubileo“.
Tra i punti fondamentali c’è poi quello della lotta all’abusivismo, perché – spiega Walter Giammaria, presidente Confesercenti – “non è tollerabile che ci siano 7mila abusivi per strada“. Altri due temi riguardano la videosorveglianza nei negozi (“fermo restando il rispetto dei lavoratori”, dice Gabrielli) e la questione “sentinelle”, una proposta della Confcommercio secondo cui i negozianti possono immediatamente segnalare alle forze dell’ordine ogni “eventuale difformità all’esterno del negozio”.
Eppure il problema sicurezza è ancora ben lontano dall’essere risolto, soprattutto nelle carceri. In proposito, il Codacons ha parlato del suicidio del presunto killer del gioielliere definendolo un “episodio assurdo che getta ombre inquietanti sul livello di sicurezza delle carceri italiane“. Non molto diversa è la posizione del sindacato di polizia penitenziaria che parla di “situazione nelle carceri ad alta tensione con, ogni giorno, almeno 18 atti di autolesionismo da parte dei detenuti, tre tentati suicidi sventati dalla polizia penitenziaria, 10 colluttazioni e tre ferimenti”.
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