Roma, 19 lug. (LaPresse) – “A trent’anni dal disastro di Stava, che trascinò con sé nel fango, cancellandoli, case, alberi, strade e ben 268 vite umane tra turisti e abitanti, rivolgo un sentito saluto a lei, signor sindaco, al presidente Lucchi, che rappresenta con passione e dignità le famiglie delle vittime, alle autorità civili e religiose e a tutti gli intervenuti alla cerimonia odierna: una cerimonia improntata al ricordo, ma che è parte integrante di un più ampio itinerario di riflessione sui rischi ambientali e la loro prevenzione”. Sono le parole rivolte dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del trentesimo anniversario del disastro di Stava, al sindaco del Comune di Tesero, Elena Ceschini, e al presidente della Fondazione Stava 1985 Onlus, Graziano Lucchi.
“Quello di Stava non fu un fatto locale, sia pure di grandi dimensioni, ma fu una tragedia nazionale: e non solo perchè le vittime provenivano da ogni parte d’Italia – ha aggiunto Mattarella – ma perchè la frana di Stava è diventata il simbolo di una errata concezione del profitto, dello sfruttamento della natura e di una colpevole e sorprendente catena di errori umani, dalle irreparabili conseguenze. Quella di Stava fu una strage che poteva essere evitata, che si doveva evitare”.
“La giustizia ha fatto il suo corso – si legge ancora nel messaggio diffuso dal Quirinale -. Oggi non ci sono dubbi sulle responsabilità, ma nulla potrà mai restituire alla vita e agli affetti le 268 persone inghiottite dall’acqua e dal fango, tra i quali molti bambini e ragazzi. L’Italia ha il dovere di ricordare quel sacrificio e di agire con decisione e competenza perchè simili tragedie non abbiano più a ripetersi. Abbiamo l’obbligo di rendere merito a chi, in quei giorni tristi, si è prodigato per i soccorsi e alla popolazione di Stava e di Tesero che ha reagito con dignità e spirito di solidarietà di fronte all’accaduto. E, infine, è giusto onorare l’impegno di chi si è battuto per far emergere la verità e di chi ha lottato per preservare la memoria di Stava e dei suoi morti innocenti. Gentile sindaco, la prego di esprimere ai familiari delle vittime e a tutti i presenti le espressioni della mia solidarietà e della mia partecipe vicinanza”.
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