Roma, 3 lug. (LaPresse/EFE) – “Tutti i servizi nella Chiesa è conveniente che abbiano una scadenza. Non ci sono leader a vita. Questo avviene nei Paesi dove c’è la dittatura. Nessuno è indispensabile, solo lo Spirito Santo e Gesù Cristo”. A dirlo è Papa Francesco nell’udienza davanti a oltre 30mila fedeli di Rinnovamento nello Spirito Santo riuniti in piazza San Pietro a Roma. Bergoglio ha invitato a “fare di tutto” per promuovere l’ecumenismo e ha ricordato tutti i cristiani perseguitati nel mondo: “Se il nostro nemico è la morte, chi siamo noi per dividerci nella vita”.
Dopo aver ascoltato le testimonianze di alcuni fedeli, il Santo Padre ha ricordato il caso di un parroco tedesco che, studiando la causa di beatificazione di un sacerdote ghigliottinato durante il nazismo, scoprì che con lui era stato ucciso un pastore luterano. “E’ l’ecumenismo di sangue”, ha detto il Papa, ricordando anche l’omicidio di una ventina di cristiani copti in Libia lo scorso febbraio per mano degli estremisti dello Stato Islamico. Tutti coloro che vengono uccisi per aver creduto in Cristo, ha aggiunto, “sono nostri fratelli, sono i nostri martiri”.
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