Brescia, 22 giu. (LaPresse) – Tra il 2011 e il 2013 hanno richiesto illegittimamente rimborsi per quasi 1,5 milioni di euro, presentando documentazione falsa dove si attestavano oltre 2 milioni di chilometri che però non erano stati percorsi. La maxi-truffa riguarda il trasporto dei dializzati ed è stata messa a segno a Brescia ai danni dell’Asl locale. A essere coinvolte sono 23 associazioni e una società che si occupano, in convenzione, del servizio di trasporto dei pazienti nefropatici sottoposti a dialisi. Trentadue persone, tra cui due amministratori pubblici e trenta rappresentanti legali delle associazioni e della società, sono state denunciate per abuso d’ufficio, truffa e falsità ideologica.
Da un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica e condotta dai militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Brescia sulle convenzioni stabilite dall’Asl con le associazioni e la società di trasporto, è risultato che venivano applicati dei criteri di rimborso più costosi rispetto a quelli stabiliti dalla Regione Lombardia. Le indagini hanno permesso, inoltre, di scoprire anche dei rimborsi non dovuti richiesti calcolando ciascun trasporto a partire dalla sede dell’associazione o della società e non, come previsto dalla convenzione, dalla dimora del paziente fino al centro dialisi più vicino; presentando una documentazione attestante, per ciascun paziente, un numero di dialisi superiore a quello certificato dal relativo centro dialisi e certificando falsamente l’effettuazione di trasporti extraurbani, per i quali la convenzione prevede dei rimborsi più elevati, invece che urbani. Sono stati inoltre conteggiati trasporti singoli invece che trasporti di più persone con lo stesso mezzo, caso in cui la tariffa è dimezzata.
Per il risarcimento del danno è stato eseguito dal personale delle fiamme gialle un decreto di sequestro preventivo di circa 1,5 milioni di euro, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brescia, relativo alle disponibilità finanziarie e ai beni mobili e immobili collegati alle associazioni, alla società e ai loro rappresentanti legali coinvolti.
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