Torino, 21 giu. (LaPresse) – L’amore del Signore “è per sempre. Ecco l’amore fedele, la fedeltà: è un amore che non delude, non viene mai meno. Gesù incarna questo amore, ne è il Testimone. Lui non si stanca mai di volerci bene, di sopportarci, di perdonarci, e così ci accompagna nel cammino della vita, secondo la promessa che fece ai discepoli: ‘Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo’. Sono le parole di Papa Francesco pronunciate durante l’omelia in piazza Vittorio a Torino. “L’amore di Dio verso di noi: è un amore fedele, un amore che ricrea tutto, un amore stabile e sicuro”, ha aggiunto.
“Per amore si è fatto uomo, per amore è morto e risorto, e per amore è sempre al nostro fianco, nei momenti belli e in quelli difficili – ha aggiunto Bergoglio -. Gesù ci ama sempre, sino alla fine, senza limiti e senza misura. E ci ama tutti, al punto che ognuno di noi può dire: ‘Ha dato la vita per me’. La fedeltà di Gesù non si arrende nemmeno davanti alla nostra infedeltà”.
PAPA: AMORE DI DIO STABILE COME SCOGLI CHE RIPARANO DA ONDE- “L’amore di Dio è stabile e sicuro, come gli scogli che riparano dalla violenza delle onde. Gesù lo manifesta nel miracolo narrato dal Vangelo, quando placa la tempesta, comandando al vento e al mare. I discepoli hanno paura perché si accorgono di non farcela, ma Egli apre il loro cuore al coraggio della fede”. Lo ha detto Papa Francesco durante la sua omelia in piazza Vittorio a Torino.
“Di fronte all’uomo che grida: ‘Non ce la faccio più’, il Signore gli va incontro, offre la roccia del suo amore, a cui ognuno può aggrapparsi sicuro di non cadere. Quante volte noi sentiamo di non farcela più! Ma Lui è accanto a noi con la mano tesa e il cuore aperto”, ha sottolineato il Pontefice.
LA POESIA DI NINO COSTA- “Cari fratelli e sorelle torinesi e piemontesi, i nostri antenati sapevano bene che cosa vuol dire essere ‘roccia’, cosa vuol dire ‘solidità’. Ne dà una bella testimonianza un famoso poeta nostro: ‘Dritti e sinceri, quel che sono, appaiono: teste quadre, polso fermo e fegato sano, parlano poco ma sanno quel che dicono, anche se camminano adagio, vanno lontano. Gente che non risparmia tempo e sudore razza nostrana libera e testarda. Tutto il mondo conosce chi sono e, quando passano… tutto il mondo li guarda’”. Lo ha detto papa Francesco durante l’omelia in piazza Vittorio a Torino citando un poeta piemontese, Nino Costa, da lui molto amato. La poesia in questione si intitola ‘Rassa Nostrana’.
“L’AMORE DI DIO RICREA TUTTO”. “L’amore di Dio ricrea tutto, cioè fa nuove tutte le cose. Riconoscere i propri limiti, le proprie debolezze, è la porta che apre al perdono di Gesù, al suo amore che può rinnovarci nel profondo, che può ricrearci. La salvezza può entrare nel cuore quando noi ci apriamo alla verità e riconosciamo i nostri sbagli, i nostri peccati; allora facciamo esperienza, quella bella esperienza di Colui che è venuto non per i sani, ma per i malati, non per i giusti, ma per peccatori”. Lo ha detto Papa Francesco durante la sua omelia in Piazza Vittorio.
“Sperimentiamo la sua pazienza, ne ha tanta, la sua tenerezza, la sua volontà di salvare tutti. E quale è il segno? – si chiede Papa Franscesco – Il segno che siamo diventati ‘nuovi’ e siamo stati trasformati dall’amore di Dio è il sapersi spogliare delle vesti logore e vecchie dei rancori e delle inimicizie per indossare la tunica pulita della mansuetudine, della benevolenza, del servizio agli altri, della pace del cuore, propria dei figli di Dio. Lo spirito del mondo è sempre alla ricerca di novità, ma soltanto la fedeltà di Gesù è capace della vera novità, di farci uomini nuovi”.
“NON CI CHIUDIAMO IN SOCIETA’ CHE ESCLUDE”. “Possiamo chiederci se oggi siamo saldi su questa roccia che è l’amore di Dio. Come viviamo l’amore fedele di Dio verso di noi. Sempre c’è il rischio di dimenticare quell’amore grande che il Signore ci ha mostrato. Anche noi cristiani corriamo il rischio di lasciarci paralizzare dalle paure del futuro e cercare sicurezze in cose che passano, o in un modello di società chiusa che tende ad escludere più che a includere”. Sono le parole di papa Francesco durante la sua omelia in piazza Vittorio a Torino.
“In questa terra sono cresciuti tanti Santi e Beati che hanno accolto l’amore di Dio e lo hanno diffuso nel mondo, santi liberi e testardi – ha aggiunto Bergoglio – Sulle orme di questi testimoni, anche noi possiamo vivere la gioia del Vangelo praticando la misericordia; possiamo condividere le difficoltà di tanta gente, delle famiglie, specialmente quelle più fragili e segnate dalla crisi economica. Le famiglie hanno bisogno di sentire la carezza materna della Chiesa per andare avanti nella vita coniugale, nell’educazione dei figli, nella cura degli anziani e anche nella trasmissione della fede alle giovani”.
PACE PER TUTTI. “Come allora sul lago di Galilea, anche oggi nel mare della nostra esistenza Gesù è Colui che vince le forze del male e le minacce della disperazione. La pace che Lui ci dona è per tutti; anche per tanti fratelli e sorelle che fuggono da guerre e persecuzioni in cerca di pace e libertà”. Lo ha detto Papa Francesco durante la sua omelia in piazza Vittorio a Torino.
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