dal nostro inviato Jan Pellissier
Ventimiglia, 16 giu. (LaPresse) – “We are not going back. We are living here“, cioè “Non torniamo indietro, viviamo qui”. E’ questo il coro che viene incessantemente ripetuto dai migranti assiepati lungo la scogliera dei Balzi Rossi nella zona di Ponte Ludovico a poche decine di metri dal confine francese di Ventimiglia. Tra i migranti, anche alcuni cittadini francesi che manifestano il proprio disappunto per le politiche del governo Valls. “Io sono cittadino del mondo e francese e come tale mi vergogno”, riporta il cartello sul petto di un anziano signore, George, venuto a manifestare la sua solidarietà.
La signora Brigitte, invece, distribuisce gratuitamente pacchi di sigarette. “Ma è di qui che passano i Paesi difensori dei diritti dell’uomo?”, si interroga un cartello. “Cittadini del mondo, noi siamo parte di un mondo senza frontiere”, è scritto su un altro cartello. Ed infine in una vignetta si vedono due struzzi con la testa sotto terra rappresentanti l’Onu e l’Unione europea: “Che cosa faresti al loro posto?”, si interroga il cartello.
Personale della Croce Rossa francese si è ora affiancato quello della Casa dei Circoli Cultura Popoli di Ceriale che ha portato dal piccolo comune del savonese nuovi rifornimenti di cibo, verdura fresca e banane che si aggiungono a quelli che sono gestiti dal personale della Cri. Arrivano anche casse d’acqua, pane e tutto ciò che potrebbe servire rendendo meno complessa la permanenza in una zona esposta al sole estivo e priva di ripari.
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