Milano, 11 giu. (LaPresse) – Era andata nella casa del figlio, nel quartiere residenziale Le Terrazze in zona Affori a Milano, per fare un po’ di pulizia. Quando è arrivata, ha notato un uomo sul ballatoio, mentre usciva dall’appartamento di via Bellarmino 11 dove abita il figlio. E’ stata questa semplice coincidenza a condannare una maestra elementare di 58 anni a trascorrere una mattinata di terrore, per poi finire in fin di vita. La donna ha subito riconosciuto il vicino di casa, Francesco Valenti, di 63 anni, che ha reagito con violenza, l’ha picchiata, ha cercato di ucciderla strangolandola, l’ha imprigionata nell’appartamento del figlio e l’ha ferita sul volto, sulle gambe e sulle braccia. Quando l’ha vista a terra, coperta di sangue, Valenti l’ha obbligata ad alzarsi, uscire e andare a prelevare al bancomat 250 euro, e prima di lasciarla andare ha minacciato lei e il figlio. “Vi conosco entrambi – le ha detto -, so dove state, ve la faccio pagare”.
La donna ha trovato la forza di alzarsi e raggiungere il marito, che l’ha convinta a denunciare tutto agli agenti del commissariato Scalo Romana. Qualche giorno dopo la maestra è andata all’ospedale San Paolo, dove i medici hanno riscontrato un’ischemia celebrale e varie contusioni e le hanno dato 40 giorni di prognosi. Nel frattempo Valenti, che nel condominio si era spacciato come un ex carabiniere, dopo l’agguato era fuggito in Germania. Al rientro i vicini hanno avvisato la polizia. Per Valenti si sono aperte le porte di San Vittore.
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